venerdì, Marzo 29, 2024
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“Catullo -Virgilio Waterway”, collegamento turistico idroviario tra Mantova e il Garda

Se ne è parlato oggi a Castellaro in un incontro promosso dalla Provincia. Studio di fattibilità: 4 anni di lavori e 130 milioni di euro di costi

Collegare il Garda a Mantova attraverso una via d’acqua che sfrutti l’asta fluviale del Mincio. Un progetto ambizioso e non semplice quello del “Catullo – Virgilio waterway” ma di cui si parla da tempo. Per ora esiste solo uno studio di fattibilità ma l’interesse attorno all’idea è forte. E proprio di questo si è parlato questa mattina a Corte Uccellanda di Castellaro Lagusello alla presenza di rappresentanti delle Province di Mantova, Brescia, Verona e Trento, della Comunità del Garda e di amministratori locali toccati dal possibile percorso.

“Dopo una prima presentazione ai Comuni mantovani interessati dalla eventuale realizzazione dell’intervento e al Parco del Mincio – ha spiegato in apertura dei lavori il presidente della Provincia di Mantova Alessandro Pastacci – abbiamo pensato di illustrare lo studio agli altri potenziali partner in questa iniziativa. E’ un progetto con un obiettivo ambizioso sia per quello che potrà diventare questa nuova via di collegamento turistico tra il Garda e Mantova, sia per il tipo di investimento che sarà necessario. In vista della nuova programmazione comunitaria che partirà l’anno prossimo, ho pensato potesse essere utile incontrarci per arrivare a quell’appuntamento con un progetto condiviso”.

A illustrare più nel dettagli lo studio di fattibilità è stato il dirigente del Settore Ambiente, Pianificazione territoriale e Autorità Portuale della Provincia di Mantova Giancarlo Leoni: “L’idea di collegare il Garda con il Mincio non è un tema nuova. La nostra ipotesi poggia sulla possibilità di utilizzare la rete di già esistente. Oggi non é possibile arrivare a Mantova dal Garda via acqua: ci si ferma alla diga di Ponti sul Mincio. Il nostro progetto non è infatti pensato solo per il diportismo ma prevede anche il passaggio di motonavi da 50 – 100 passeggeri. Una volta realizzato sarebbe uno dei più importanti esempi di regolazione idraulica in Italia”. Già fatta anche una stima approssimativa dei tempi necessari per la realizzazione dell’intero percorso e dei costi: si prevedono all’incirca 4 anni per completare l’intervento dall’avvio del primo cantiere per una spesa di circa 130 milioni di euro. La via per il finanziamento potrebbe essere quella del project financing con una significativa parte coperta da finanziamenti europei. “L’aspetto interessante di questo percorso – ha continuato l’arch. Leoni – è che potrebbe avere una fruibilità tariffabile cioè a pagamento come se fosse una sorta di autostrada d’acqua. Senza contare che lungo il “Catullo – Virgilio waterway” potrebbero essere ricavati 293 posti barca distribuiti in 8 porti turistici”. Tra le opere da realizzare: 2 ponti girevoli, 5 conche (a Marengo e Cà Nova di classe IV Cemt, a Ponti sul Mincio, in prossimità del diversivo Mincio e alla Vasarina di classe III cemt), un sostegno sul canale scaricatore e uno sul canale Diversivo, 7 ponticelle da sollevare lungo il Canale Virgilio, 6 ponti sempre da sollevare lungo il canale Scaricatore e 1 lungo il diversivo.

Guardando ancora oltre, col nuovo collegamento idroviario, si potrebbe partire dal Garda e arrivare sino a Venezia, passando per Mantova, sempre sull’acqua.

Parole di apprezzamento allo studio di fattibilità della Provincia di Mantova sono arrivate dal presidente della Provincia di Verona Giovanni Miozzi che “ha invitato a lavorare insieme tutti gli enti coinvolti su questo come su altri temi di comune interesse pensando magari anche alla stesura di un protocollo d’intesa”, da Corrado Ghirardelli, assessore ai trasporti della Provincia di Brescia e dalla collega con delega al turismo Silvia Razzi, da Giorgio Passionelli, presidente della Comunità del Garda e Sindaco di Torri del Benaco e dal parlamentare trentino Mauro Ottobre. Proprio quest’ultimo, pensando a una candidatura del progetto ai bandi europei ha invitato a “prevedere l’utilizzo lungo il percorso di mezzi elettrici o ibridi, dimostrando così una particolare attenzione all’ambiente”.

Del progetto si tornerà a parlare in autunno quando Province, Comuni interessati e Comunità del Garda si ritroveranno per uno specifico convegno sul tema.

 

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