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Nel 1999 Cavaion ha superato quota 4000 abitanti. Lo scorso anno, i dati anagrafici confermando una tendenza in atto negli ultimi trent'anni, hanno visto la popolazione del comune aumentare infatti globalmente di 126 unità.

Cavaion, anche questa è zona turistica

Nel 1999 Cavaion ha superato quota 4000 abitanti. Lo scorso anno, i dati anagrafici confermando una tendenza in atto negli ultimi trent’anni, hanno visto la popolazione del comune aumentare infatti globalmente di 126 unità, superando anche l’aumento del 1998 che era stato di 112 unità e raggiungendo un totale di .4065 abitanti. Ci sono stati 55 nuovi nati contro 26 decessi, ma soprattutto 237 immigrati contro 140 emigrati e le famiglie residenti hanno raggiunto il numero di 1.544 contro le 1.481 del ’98. «Cessata l’emigrazione nei primi anni Sessanta, Cavaion, grazie alla costruzione di alcune industrie e laboratori diventa centro attrattore di un flusso graduale di immigrazione che porta ad una crescita della popolazione che raggiunge i 2.234 abitanti neil971», spiega il sindaco Giancarlo Sabini. «Negli anni Settanta Cavaion assiste ad un rapido aumento della popolazione dovuto allo sviluppo industriale che attira immigrati dal lago e dai paesi vicini, giungendo ai 3.089 abitanti del 1981. L’incremento continua nel decennio successivo, anche se in misura minore, fino ad arrivare ai 3.702 abitanti del 1995 ed a superare i 4000 di oggi».Un aumento della popolazione dal 1971 al 1999 che è stato complessivamente dell’82%, mentre la densità ha raggiunto i 332 abitanti per kmq. Cavaion da paese interamente agricolo è diventato in pochi anni un centro di piccole e medie industrie, di un artigianato qualificato e di un turismo residenziale.«Questa tendenza all’aumento demografico sta interessando anche i comuni di Affi e Costermano ed è spiegabile con la diffusa presenza di realtà industriali e commerciali nell’entroterra gardesano che formano un polo d’attrazione notevole rispetto agli stessi paesi del lago. Mi pare perciò contrario ad ogni logica il tentativo di escludere i paesi dell’entroterra gardesanodall’area turistica, come sta facendo la Regione con la recente legge sulle strutture commerciali, penalizzandoci perché non raggiungiamo i 1.500 posti Tetto per il turismo», continua Sabaini. «Assieme ad Affi e Pastrengo stiamo vedendo la possibilità di creare una associazione turistica con il concorso della Comunità del Garda, che ci faccia rientrare m questa zona economica, così come hanno fatto le “città murate” o i paesi nell’ambito di comunità montane e non ci emargini assurdamente da un turismo che per raggiungere il lago passa proprio dai nostri comuni», conclude il sindaco con una nota polemica.

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