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C’è fra’ Silvio Bottes alla «sua» presentazione

Alla presentazione d’anteprima, quella dell’8 novembre al casinò municipale di Arco, in concomitanza con l’apertura della 22ª edizione della rassegna di editoria «Pagine del Garda», non aveva potuto esserci. Ora lo scultore novantatreenne fra’ Silvio Bottes sarà invece presente,venerdì 5 dicembre, nella magnifica sala antica della biblioteca di San Bernardino a Trento, per la seconda presentazione assoluta del catalogo generale delle sue opere, «Silvio Bottes, francescano» (AA.VV, pagg. 416), prima «opera omnia» su oltre sessant’anni di attività. Con la possibilità unica di visitare alcune sue straordinarie opere all’interno del convento e dell’infermeria. L’inizio è alle ore 16.

La biblioteca di San Bernardino è raggiungibile dalla scalinata di via Grazioli che porta al convento (accesso solo pedonale) e da via Venezia 10 (informazioni al numero 0461 234185). Il pomeriggio sarà aperto da Giancarla Tognoni (co-curatrice del catalogo e responsabile di Alto Garda Cultura, il Servizio di attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda), che presenterà la pubblicazione; poi l’intervento di Romano Turrini (storico e co-curatore del catalogo) contestualizzerà l’opera di fra’ Silvio Bottes; infine a Sara Comunello spetterà la lettura critica delle opere di fra Silvio.Si ricorda che fino all’8 dicembre nella sala al primo piano del casinò municipale di Arco è visitabile la mostra delle opere di fra’ Silvio Bottes allestita in concomitanza con la presentazione del catalogo, dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18 (chiuso nei lunedì non festivi).

Silvio Bottes, francescano

AA.VV, ed. Comune di Arco, centro studi Judicaria, associazione Il Sommolago, Provincia tridentina di San Vigilio dei Frati Minori.

«Silvio Bottes, francescano». Così si firma il giovane scultore fra’ Silvio Bottes, sulla prima stazione della Via Crucis destinata alla cappella del cimitero comunale di Trento. E’ il 1949 ed egli ha appena iniziato i suoi studi all’Accademia Beato Angelico di Milano, dove si diplomerà nel 1952, ma già ha al suo attivo alcune interessanti opere, realizzate in gesso, e soprattutto in terracotta. Il volume fa dunque sintesi di quasi sessant’anni di lavoro, per un artista così noto e così amato in tutto l’Alto Garda, e non solo. E’, sostanzialmente, il catalogo generale delle opere realizzate, dal quale ben pochi lavori sono rimasti esclusi: perché non documentati o non più reperibili.

E’ il frutto di un lavoro durato anni, che è partito con l’ingente opera di documentazione e schedatura effettuata da Sara Comunello, Alessandra De Cecco, Giovanna Meggia e Barbara Salamon, grazie all’ingente mole di materiali raccolti e conservati nel corso di anni da fr. Italo Kresevic, già padre guardiano alle Grazie e ora segretario della curia provinciale dei Frati Minori. A queste si sono aggiunte poi opere ritrovate con un certosino lavoro di ricerca, raccolta di informazioni e di dati da collezionisti, amici e conoscenti di fra’ Silvio, oltre che facendo conto sulla sua straordinaria memoria. Da questo lavoro di ricerca ha preso spunto, ormai oltre tre anni fa, in occasione del novantesimo compleanno di fra’ Silvio, l’idea di costruire un catalogo generale che potesse dare una interpretazione coerente dell’opera di questo amatissimo scultore, dando conto sia dell’infaticabile impegno profuso nell’arte, sia della ricerca teologica che le sue opere sacre sottendono, sia ancora dei valori che i monumenti civili incarnano.

Questa idea è stata quindi portata avanti «in cordata» dal Comune di Arco, dall’associazione Judicaria, dalla Provincia tridentina di San Vigilio dei Frati Minori, cui hanno dato collaborazione l’associazione Il Sommolago e il Gruppo Arti visive. Il progetto ha visto impegnato un numeroso gruppo di ricerca, che ha portato in primo luogo alla realizzazione di un docufilm dedicato alla presentazione dell’artista, «Fra’ Silvio, modellatore di fede», presentato nel 2013 al festival Religion Today, per la regia di Katia Bernardi (con il sostegno economico della Provincia autonoma di Trento e della Cassa Rurale Alto Garda)

La seconda parte del progetto, che ha avuto anche il contributo della Regione autonoma Trentino Alto Adige, è poi consistita nell’edizione del catalogo generale, che viene ora presentato nella prestigiosa cornice della sala antica della biblioteca di San Bernardino a Trento: 416 pagine a colori con dieci contributi (Fiorenzo Degasperi, fr. Carlo Paolazzi, Ruggero Morandi, fr. Francesco Patton, Maria Teresa Pontara Pederiva, Graziano Riccadonna, Giancarla Tognoni, Renato Troncon, Riccarda Turrina, Romano Turrini gli autori) e nuovissime o inedite immagini a catalogo, curate principalmente da Davide Turrini, ma anche derivate dal contributo di altri fotografi e da foto di repertorio. Cinque saggi critici generali sull’attività artistica e sull’esperienza di vita di questo scultore, altrettanti dedicati all’approfondimento dei principali temi trattati attraverso la sua opera: il francescanesimo, i monumenti civili, le Via Crucis, la figura della Madonna e le splendide porte, fra cui la bellissima entrata in bronzo del santuario della Madonna delle Grazie.

 

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