In occasione del centenario 1921-2021, il volume che per la prima volta ripercorre un secolo della casa di Gabriele d’Annunzio. Con un saggio introduttivo di Giordano Bruno Guerri

Cento anni di storia del Vittoriale degli Italiani: l’incantevole sogno

14/04/2021 in Attualità
Di Redazione

La casa si trasfor­ma. La pace è per­fet­ta. Bisogna pro­tegger­la, con queste parole scritte in una let­tera a Tom Antongi­ni suo seg­re­tario da molti anni, d’Annunzio par­la del Vit­to­ri­ale.

Cen­to anni del Vit­to­ri­ale degli Ital­iani: è il 1921 quan­do d’Annunzio, dopo le imp­rese di Fiume, sceglie come sua nuo­va casa, innamoran­dosene, ques­ta dimo­ra di pace imm­er­sa nel verde. Una vil­la di orig­i­ni set­te­cen­tesche pos­ta in local­ità Car­gnac­co (con­tra­da di Gar­done Riv­iera), affac­cia­ta sul Lago di Gar­da e appartenu­ta a Hen­ry Thode, illus­tre stu­dioso d’arte tedesco cui era sta­ta seques­tra­ta dal Gov­er­no ital­iano come ris­arci­men­to dei dan­ni di guer­ra, che ver­rà trasfor­ma­ta dal Poeta, insieme all’architetto Gian­car­lo Maroni, nel­la sua ulti­ma e grandiosa opera d’arte.

“Chiedo a te la ossatu­ra architet­ton­i­ca” scrisse il Vate a Maroni “ma mi ris­er­vo l’addobbo – da tappezziere incom­pa­ra­bile. Desidero di inventare i luoghi dove vivo”.

E così inizia la sto­ria di ques­ta casa, divenu­ta negli anni un pun­to di rifer­i­men­to del­la cul­tura ital­iana. Per la pri­ma vol­ta, un vol­ume riper­corre inte­gral­mente la sto­ria del cen­te­nario di questo luo­go icon­i­co. Un rac­con­to, cura­to da Valenti­na Rai­mon­do, svilup­pa­to in due par­ti: la pri­ma ded­i­ca­ta agli anni in cui la vil­la e i suoi din­torni sono trasfor­mati dagli inter­ven­ti del Poeta; la sec­on­da con la sto­ria del­la Fon­dazione del che ha tute­la­to nel cor­so del tem­po il com­p­lesso mon­u­men­tale, isti­tui­ta per volon­tà del­lo stes­so d’Annunzio nel 1937.

E pro­prio all’attuale Pres­i­dente, , si deve il prezioso sag­gio intro­dut­ti­vo: una sot­tile anal­isi del­la con­tro­ver­sa figu­ra del Vate, che si fonde e incro­cia a quel­la del­la sua ulti­ma dimo­ra, con­dot­ta attra­ver­so l’esperienza di oltre dieci anni di oper­a­to che, con il prog­et­to rinom­i­na­to Ricon­quista, han­no ripor­ta­to il Vit­to­ri­ale ai suoi splen­dori orig­i­nari.

 

 

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