In Consiglio contrasti sul futuro del polo espositivo
Centro fiera in difficoltà? Scoppiano le polemiche
Le forze politiche monteclarensi sono preoccupate per i segnali negativi che giungono dal Centro Fiera del Garda. Se ne è parlato nel consiglio comunale dell’altra sera dove all’ordine del giorno era prevista l’approvazione definitiva del Piano di Lottizzazione delle aree che si trovano di fronte alla cittadella fieristica. Una delibera ormai scontata ed attesa da molto tempo e che l’iter burocratico ha portato davanti al consiglio solo mercoledì sera, una decisione che dà il via libera allo spostamento del capannone dove opera l’Argomme (situato alla sinistra del Centro Fiera) ed al suo posto sorgeranno gli attesi nuovi parcheggi necessari allo sviluppo dell’attività fieristica. Uno sviluppo che sembra però improvvisamente in difficoltà. «Ma dove li trova il Centro Fiera quei 700–800 milioni di lire necessari per ottemperare a questa operazione di spostamento dell’Argomme? — ha chiesto al sindaco il consigliere dei popolari (Ppm) Riccardo Tosoni, dai banchi dell’opposizione — ho visto il bilancio del 2001 e siamo sotto di 600 milioni ed i revisori dei conti chiedono di rientrare. Poi giungono queste notizie negative di una fiera come il Nautic Show che si trasferisce a Verona, abbiamo le spese di sistemazione per la sicurezza voluta dai Vigili del fuoco, si parla del nuovo cablaggio, ma dove andiamo a prendere queste risorse? Ha forse intenzione l’amministrazione comunale di intervenire economicamente?». Il sindaco Gianantonio Rosa non solo non ha negato l’incombenza di questi problemi ma ha aggiunto «che vi sono altre cose da chiarire e mi impegno in prima persona ad organizzare un incontro tra i capi gruppo ed il consiglio di amministrazione del Centro Fiera entro fine agosto. In quella sede cercheremo di capire quali sono i reali problemi». Quando poi il consigliere Tosoni ha cercato di affrontare altre problematiche inerenti le difficoltà incontrate nel chiedere incontri chiarificatori con la dirigenza del Centro Fiera, il presidente del consiglio Ettore Dell’Aglio lo ha interrotto perchè «fuori tema», facendo indispettire non poco il consigliere del Ppm. Nessuno ha però controbattuto o respinto le parole di Tosoni che ha voluto anche sottolineare «la persistente preoccupazione in cui versa la popolazione per la non conoscenza di fatti che sembrano di fatto bloccare il Centro Fiera» ovvero il gioiello di Montichiari, il cui consiglio di amministrazione presieduto da Leonardo Tanzini e diretto da Ezio Zorzi (il cui primo anno di incarico scade a settembre) termina a fine settembre i suoi tre anni di mandato. Ma prima dovrà portare in porto due rassegne importanti come «Progetto Casa» (il cui inizio è previsto il 14 settembre ma di cui ad oggi non si vede traccia di pubblicità, programmi che di solito iniziavano a luglio) ed il «Festival dei Motori» previsto ad ottobre. Come pure resta ancora nascosto nelle pieghe della teoria il più volte annunciato piano di collaborazione tra i due centri fiera, Brescia e Montichiari, per il quale è stata incaricata un’azienda di specialisti ma del cui lavoro non si conosce ancora l’esito. Una situazione insomma esplosiva nella quale entra a far da detonatore anche un volantino della sezione locale di Forza Italia, distribuito in piazza domenica scorsa, nella quale, tra l’altro, viene chiesto al sindaco di «revocare le nomine del consiglio amministrativo del Centro Fiera scadente a settembre e dotarsi di un nuovo strumento operativo» che secondo gli azzurri potrebbe essere «un unico Ente fiere bresciano con valenza regionale‑a capitale misto pubblico-privato».