giovedì, Aprile 25, 2024
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Opera da 11 milioni di euro. Il sindaco Bendinelli: «Nuovi posti di lavoro, prezzi agevolati per i residenti». Partono i lavori per costruire l’impianto tra i più grandi del nord Italia

Centro piscine con cupolone

Il tanto atteso momento per l’amministrazione è arrivato: la giunta municipale ha dato l’ok al progetto esecutivo e domani inizieranno i lavori per la costruzione del grande centro piscine in località Risare.«Finalmente si è chiuso l’iter che è durato due anni e mezzo», spiega il sindaco Davide Bendinelli «tempi che sono slittati, ma che sono stati necessari per mettere a punto finanziamenti, progetti ed appalti. Ma ora ci siamo, partono i lavori che dureranno circa 14 mesi, alla fine dei quali sarà completato uno dei centri sportivi più importanti del nord Italia, in un’area già attrezzata con quattro campi da tennis, di cui due coperti, due campi da calcio e uno da calcetto. Saremo così in grado di offrire alla popolazione risposte sportive, sociali ed anche economiche: si creeranno infatti molti posti di lavoro, importanti per la nostra comunità».Il primo colpo di ruspa, in effetti, ha ritardato di otto mesi e il cantiere che doveva essere aperto nel marzo scorso è andato a novembre, cosicchè il centro acquatico difficilmente potrà essere agibile con la prossima stagione estiva. «Ma va bene lo stesso», precisa il sindaco, «poichè l’operazione non è stata delle più semplici, considerato che ci sono in ballo 11 milioni di euro: l’opera è finanziata con il sistema del proiect-financing, in cui la Atzwanger Spa di Bolzano investe 8 milioni e 300 mila euro e il Comune ci mette 17.500 metri quadrati di terreno e due milioni e 700 mila euro. Il privato gestirà l’impianto per 28 anni, mentre la proprietà rimane al Comune, che ritornerà in possesso anche della gestione alla scadenza della convenzione, in cui una clausola stabilisce prezzi agevolati ai residenti». Ma cosa ha indotto un’azienda privata ad investire più di otto milioni di euro per un parco acquatico a Garda? Lo spiega l’amministratore delegato Christoph Atzwanger: «Le nostre origini sono la progettazione e la costruzione di impianti di trattamento acque per piscine pubbliche. Negli ultimi decenni abbiamo realizzato più di 300 progetti in Italia, Svizzera, Austria e Germania e nel corso del tempo, quando si sono presentati i presupposti, abbiamo deciso di assumere anche il ruolo di investitore e gestore. A Garda, questi presupposti ci sono tutti e ce l’ha confermato la società di consulenza ETB di Vienna, maggiore specialista nel campo degli impianti termali (la Atzwanger ha costruito anche il centro termale dell’hotel Caesius di Cisano, ndr), alla quale abbiamo affidato uno studio due anni fa»«Lo studio ha rilevato che c’è un bacino di utenza con densità di popolazione molto alta nel raggio di 50 chilometri, un comprensorio con una vocazione turistica molto forte, l’assenza di strutture analoghe nel raggio di 80 chilometri, la scoperta del benessere da parte dei consumatori in Italia, un Comune con ambizione ed atteggiamento propositivo e un contributo a fondo perduto».«Adesso», sottolinea Atzwanger, «abbiamo due tipi di aspettative dall’operazione: di carattere economico-finanziario e cioè che la Garda Aquapark srl funzioni bene e si producano utili ed un Roe (return on equity) di almeno il 15 per cento all’anno. Ciò potrà così essere anche una referenza per altre strutture analoghe non solo in Italia e c’è già interesse addirittura da parte del sindaco di Novosibirsk in Russia che si è innamorato della cupola quando gli abbiamo mostrato il progetto di Garda. Poi l’aspettativa è anche di carattere sociale: che il parco si radichi nel territorio e che i cittadini di Garda accettino la struttura come loro e non di un investitore anonimo».In effetti, nel territorio del Baldo-Garda, c’è già molta aspettativa per il nuovo centro acquatico, che la popolazione del lago da anni desidera, soprattutto d’inverno quando per nuotare, uno sport particolarmente indicato per la salute, le persone si devono quasi sempre spostare fino alle piscine di Fumane o di Ala.

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