Cherubini Francesco Marcello (Lonato 9.1.1812 – 21.9.1903)

Di Luca Delpozzo
Lino Lucchini

Figlio di Francesco, avvo­ca­to. Di parte zanardel­liana e ami­co di Zanardel­li, parte­cipò atti­va­mente alla vita ammin­is­tra­ti­va di Lona­to, dove fu anche Sin­da­co nel 1874.
Nel 1876 fu can­dida­to per il col­le­gio di Lona­to nell’Unione Lib­erale pro­gres­si­va e venne elet­to dep­u­ta­to per la XII leg­is­latu­ra. In suo favore nel bal­lot­tag­gio (non era sta­to elet­to in pri­ma votazione per soli 22 voti) inter­venne lo stes­so Crispi e il Cheru­bi­ni ebbe una sig­ni­fica­ti­va vit­to­ria con 499 voti con­tro i 200 di U. Papa.
Venne poi rielet­to nel­la XIII e XIV leg­is­latu­ra (1884)
Suo padre, Francesco, fu l’ultimo lonatese che la mat­ti­na del 6 agos­to 1796 salutò Napoleone Bona­parte che anda­va a Cas­tiglione delle Stiviere a rac­cogliere la sua pri­ma grande vit­to­ria.
Lo rac­con­ta il Cenedel­la nel 27° libro delle sue Mem­o­rie Storiche Lonate­si: “Napoleone fa cari­care sul­la car­roz­za un suo pic­co­lo bagaglio, mon­ta in car­roz­za col suo aiu­tante, invi­ta a ten­er com­pag­nia il sig. Francesco Cheru­bi­ni fu Anto­nio e rap­i­da­mente vola a Cas­tiglione. Quan­do arri­va in car­roz­za alla casa Cheru­bi­ni, al Cominel­lo, si stac­cò da ques­ta una delle ruote d’innanzi. Bona­parte smon­tò per pri­mo e con un grosso chio­do che gli dava il Cheru­bi­ni e un martel­lo, che tut­tavia con­ser­va, egli spac­can­dosi le mani adat­tò la ruo­ta e pros­eguì il viag­gio.”

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