sabato, Aprile 20, 2024
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Reazioni soft degli organizzatori della festa in Porfina

Chi critica dimentica i giovani

Nessuna polemica, nessuna risposta. All’indomani delle proteste da parte degli albergatori per il concerto svoltosi alla spiaggia della Porfina, gli organizzatori non se la sono presa per gli attacchi, ma anzi, si dicono quanto mai soddisfatti per il successo riscosso dall’iniziativa. «Cosa dovremmo ribattere?» si chiedono i consiglieri comunali Marco Tanas e Salvador Valandro che, insieme al collega Patrick Lorenzi, sono tra fondatori del Comitato Iniziative Giovani. «La miglior risposta – continuano – l’hanno data quella stessa sera le oltre mille persone intervenute al concerto. Una folla di giovanissimi, giovani e meno giovani (c’erano anche parecchi quarantenni) che, fin dal pomeriggio, è arrivata in spiaggia per ascoltare i concerti e ballare. Il numero di presenti è andato oltre ogni più rosea aspettativa e tutti hanno colto in pieno lo spirito che c’eravamo impegnati a dare alla serata: musica e tanto sano divertimento». La festa, infatti, ha preso il via alle 17, con la musica dance di un deejay e, alle 21, è proseguita con l’esibizione di due gruppi rock. Alle 23, si è tornati a ballare e la musica è andata avanti fino alla una e un quarto. «Intorno alla mezzanotte – precisano gli organizzatori – abbiamo abbassato al massimo il volume degli amplificatori. Dopo poco più di un’ora, c’è stato detto di chiudere e noi lo abbiamo fatto senza battere ciglio». Direttamente ad Achille Lasagna, invece, ha voluto rispondere Elisabetta Calzà, giovane albergatrice rivana nonché componente stessa del Comitato Iniziative Giovani che non è affatto del parere del collega. «In primo luogo – scrive Elisabetta ci sono albergatori ed albergatori, cosi come turisti e turisti. In questi anni non ho raccolto altro che critiche per la mancanza di vita nel centro rivano, sia da parte dei turisti più giovani che meno giovani. In secondo luogo, Riva non è soltanto un centro turistico, ma anche un paese con 15 mila abitanti, tra cui molti giovani che il sabato sera si vedono costretti a salire in macchina o in moto per raggiungere i centri turistici sul lago più animati (vedi festa di Limone). In terzo luogo – conclude – si è trattato di una sola serata (fossero anche due o tre…) mi sembra ben poco per un centro turistico rinomato come Riva. In conclusione: a Riva ci sono differenti flussi turistici. certo, quello giovanile è ancora molto ridotto, ma comunque è presente ed ha delle esigenze precise. Vogliamo tutelarlo e promuoverlo? Queste inizitive vanno sostenute e incentivate e non soltanto criticate, dimostrando poca lungimiranza».

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