mercoledì, Aprile 24, 2024
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In aumento arrivi e presenze in una stagione che per il secondo anno consecutivo è tutta in crescita

Chi sceglie il Gardapreferisce la qualità

Il turismo sul lago di Garda gode di ottima salute. Nell’analizzare i dati divulgati dalla Provincia, e riferiti ai primi sette mesi dell’anno, emerge con forza come il più grande lago d’Italia registri numeri davvero positivi. In generale a fine luglio nei paesi rivieraschi e dell’immediato entroterra si sono registrati 1.175.566 arrivi (+6,24 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) per un monte presenze pari a 5.729.525 (+4,39). Cifre ancora più importanti se confrontate con il 2005: basti pensare alle 500mila presenze in più rispetto a due anni prima, pari a circa 45mila nuovi arrivi.«Abbiamo tutti gli elementi che ci permettono di sostenere che questo trend positivo è continuato anche nel mese di agosto e settembre», esordisce il vicepresidente e assessore provinciale al turismo Antonio Pastorello. «Pur mantenendo le giuste cautele ritengo che alla chiusura della stagione dovremmo attestarci sul quel più 4 per cento di presenze che ci consentirà di abbattere il muro dei 10 milioni di presenze nell’arco dell’anno solare». «Spulciando tra i dati appare chiaro», continua il vicepresidente dei Palazzi Scaligeri, «come i vacanzieri puntino sulla qualità delle strutture. La riprova è l’aumento di arrivi e presenze negli alberghi a quattro e tre stelle, mentre sono in picchiata quelli a una stella che ormai fanno fatica a rimanere sul mercato. Nel complesso il settore alberghiero è in forte aumento (+9,20 per cento di presenze e + 7,82 di arrivi) con un trend di crescita maggiore rispetto alle strutture extralberghiere, vale a dire campeggi, villaggi turistici e alloggi privati». «C’è un motivo però: le strutture extralberghiere hanno in questi ultimi anni registrato forti aumenti ed è difficile anche solo eguagliare quanto di buono raccolto. Va quindi ben visto quell’ 1,46 per cento in più di presenze rispetto all’anno prima».Gongola per il trend positivo anche il presidente dell’Ugav Antonio Pasotti, a capo di un’associazione che annovera tra le sua fila quasi 400 alberghi. «Vengono premiati gli investimenti fatti sulle strutture ma anche quelli relativi alla promozione del territorio. I dati positivi dei primi sette mesi sono continuati, anche se ci mancano le statistiche. In particolare nel mese più caldo d’estate, agosto appunto, abbiamo registrato il quasi tutto esaurito. Inoltre si è notata una maggiore capacità di spesa dei turisti, indirizzati nella scelta degli hotel verso quelli con maggiori comfort. È vero, ad oggi non abbiamo ancora le tabelle sulla provenienza dei turisti, ma è apparso evidente l’aumento dal nord Europa. I tedeschi, da sempre i più affezionati, si mantengono sugli standard delle ultime stagioni», conclude Pasotti.A margine dell’euforia per numeri che dimostrano la potenza economica in campo turistico del Garda è giusto sottolineare un pizzico di disappunto. Disagio dovuto al fatto che le tabelle presentate si riferiscono solo ai primi sette mesi dell’anno, quando invece la stagione sta chiudendo i battenti.«Il problema è legato al cambio del programma regionale che raccoglie i dati delle Province», sostiene Pastorello, «È andato a regime in ritardo e ci ha costretto a posticipare l’inserimento dati. Per quel che è nostra competenza abbiamo provato a recuperare impiegando ben sei persone per lo smaltimento del lavoro, rimasto sospeso in attesa di sbloccare il programma regionale».

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