venerdì, Aprile 19, 2024
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Lo storico tempio riapre a fedeli e turisti. Muratori-subacquei hanno restaurato il luogo di culto

Chiesa di Sant’Anna è l’ora della rinascita

È una giornata molto importante per i cattolici di Sirmione. Oggi la chiesetta di S. Anna, preziosa perla della penisola, sarà riaperta ai fedeli. Ad annunciare l’atteso evento è il parroco Don Evelino Dal Bon che si è prodigato con l’aiuto di tante altre persone, affinché la chiesetta non subisse un inesorabile declino. Il luogo di culto si trova in piazza Castello a Sirmione, incastonata, come un gioiello nel lato sinistro dell’arco di ingresso del centro storico della penisola. Le sue fondamenta appoggiano nei fondali fangosi del porticciolo sirmionese, mentre uno dei suoi lati costituisce un corpo unico con l’arco d’ingresso. L’edificio risale al Trecento ed inizialmente era la cappella in cui si recavano a pregare le guardie del castello. Nel corso dei secoli subì diversi interventi ed una seconda parte dell’edificio fu realizzata nel 1700. Fu chiamata la chiesa di S. Maria del Ponte, poi divenne S. Anna ed era meta di pellegrinaggio per chi desiderava avere un figlio, tradizione che si tramanda anche oggi. La chiesetta ha un volto affrescato e all’interno recentemente è stata posizionata l’icona di S. Anna. Sono in molti i residenti o i gestori delle attività del centro storico che iniziano o finiscono la loro giornata con un breve passaggio di fronte alla chiesetta. In estate ad affollarla sono i turisti, che trovano in quel piccolo, ma prezioso spazio sacro un attimo di tranquillità, riflessione e di preghiera. La peculiarità della sua posizione la resa più vulnerabile di fronte all’usura del tempo. L’acqua che la circonda ne ha minato le fondamenta, si sono aperte delle crepe all’interno della struttura tali da far temere un crollo ed è probabile che se non si fosse intervenuti a partire dal novembre 2003, la chiesa non avrebbe retto al recente terremoto. L’intervento di consolidamento e di restauro è stato lungo e complesso. Oltre alle consuete limitazioni a cui sono soggetti gli artigiani che svolgono lavori edili all’interno del centro storico è stato, per esempio, necessario creare una paratia a tenuta stagna per consentire a dei muratori-sommozzatori di lavorare alla base della chiesa. I fondi sono stati recuperati dalla parrocchia e dai parrocchiani, ma anche da preziosi sponsor quali la Banca Popolare di Verona, la Fondazione Comunità Bresciana, «Le Terme». Questo pomeriggio alle ore 18 nella chiesa di S. Maria della Neve l’architetto Cesare Feiffer e il professor Giancarlo Quaglia illustreranno l’intervento di conservazione e di restauro: poi è prevista la visita guidata. Martedì 24 maggio alle ore 18 monsignor Andrea Veggio, celebrerà messa di benedizione del tabernacolo.

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