venerdì, Aprile 19, 2024
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Cittadini attivi utili alla comunità desenzanese

Il Comune di Desenzano del Garda definisce e amplia il progetto di “cittadinanza attiva”, per la partecipazione concreta del cittadino alla vita civile del proprio territorio.

In questa prima fase il progetto si realizza grazie alla collaborazione di Servizi sociali e dell’istruzione, sotto la guida dell’assessore Antonella Soccini. «Tutto è partito da alcuni cittadini che erano stati aiutati dal Comune – spiega l’assessore –: riconoscendo l’importanza di tale sostegno, si sono resi disponibili a svolgere alcune attività a supporto dei servizi per bambini e famiglie e, più in generale, per la comunità. È una scelta che, da un lato, ci ha consentito di potenziare e migliorare alcuni servizi e, dall’altro, fa sì che i destinatari degli aiuti comunali si sentano utili e vivano il loro rapporto con il Comune non in termini di dipendenza assistenziale, ma di fattiva e proficua collaborazione».

A oggi, il progetto ha coinvolto in via sperimentale dieci persone, impiegate in servizi come pedibus, attraversamento della strada e custodia degli alunni davanti alle scuole, nei centri di aggregazione giovanile, presso Punto Giovani e Informagiovani. Accanto a questa sperimentazione, una ventina di altre persone sono state inserite, attraverso bandi specifici rivolti ai disoccupati e ai cassaintegrati, come “nonni-vigile”, lavoratori socialmente utili e altre figure simili. Inoltre, dal 2014, sempre nei settori accennati e in particolare nella Cultura, il Comune ha potuto godere della preziosa collaborazione di altre figure volontarie, reperite attraverso uno specifico bando e coinvolte nelle attività della Biblioteca civica, al Punto Giovani e all’Informagiovani. Si tratta per lo più di giovani laureandi o laureati che hanno messo a disposizione degli utenti le proprie competenze.

Alla base del progetto di “cittadinanza attiva” ci sono un’attenta valutazione da parte dei Servizi sociali delle caratteristiche delle persone da coinvolgere come volontari e l’individuazione di specifiche figure di riferimento all’interno dell’ente pubblico, o all’interno di soggetti privati a cui è affidata la gestione dei servizi, nel ruolo di “tutor”, per operare al fianco delle persone inserite. I risultati del progetto, infatti, possono essere positivi nel momento in cui l’inserimento avviene in contesti adeguati e in rapporto alle propensioni e alle capacità di ciascun volontario, che in questo modo si sente “parte attiva” della comunità.

«La nostra amministrazione – conclude l’assessore Antonella Soccini – vorrebbe ampliare questo tipo di collaborazione tra Comune e cittadini, in una logica di sempre maggiore promozione della “cittadinanza attiva”, intesa come opportunità di scambio reciproco tra ente pubblico e volontari, a vantaggio di entrambe le parti. Stiamo anche valutando la possibilità di correlare tali disponibilità con alcune agevolazioni, come l’applicazione di sconti sul pagamento dei tributi comunali».

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