venerdì, Aprile 19, 2024
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L’impianto di Ags, una volta finiti i lavori, potrà smaltire grandi quantità di reflui, ma nel 2012 la bolletta idrica raddoppierà. Il direttore Ardieli: «Fra due anni tutti gli scarichi saranno depurati»

Collettore formato metropoli

L’Ags spa, Azienda gardesana servizi, che da oltre 30 anni gestisce il sistema di collettamento fognario della sponda veronese del lago, amplia il suo ambito di intervento. Dal febbraio 2006 infatti, oltre a fognature e depurazione, gestisce anche gli acquedotti di 18 dei 20 Comuni che, con la Provincia, costituiscono l’Azienda pubblica. «Con convenzione firmata con l’Aatoo veronese ( Autorità d’ambito territoriale omogeneo ottimale)», precisano il direttore Alberto Ardieli e il responsabile gestionale Paolo Varotto, «è stata ampliata l’attività di Ags. Siamo entrati così nella gestione diretta degli acquedotti, prima in carico ai singoli Comuni». Passaggio che con l’ innalzamento delle tariffe dell’acqua ha acceso qualche allarme.Ma i dirigenti Ags rassicurano: «Le tariffe sono state decise dall’Assemblea dei 97 Comuni dell’Aato: 1 euro a metro cubo il costo dell’acqua potabile, da portare a 1,20 entro il 2012. Noi siamo però ancora tra quelli con il prezzo più basso a livello nazionale, intorno a 1,50 nel Centro Italia, e lontanissimi dalle tariffe estere (a Berlino 4,35 euro, a Parigi 2,37, a San Francisco 1,98)».Da 0,60 euro a 1 euro e fra 3 anni a 1,20, il doppio. «È un falso problema fare il confronto tra prima e dopo», sottolinea Ardieli, «perché prima arrivavano molti più fondi dalla Regione, ma i Comuni non facevano investimenti di lungo respiro. Ora la politica è: in 6 anni di allineamento, (2006-2012) si dovranno abbattere i finanziamenti dello Stato e delle Regioni, poiché il sistema dovrà essere autosufficiente».«Quando abbiamo preso in carico gli acquedotti comunali», sottolinea il direttore, «abbiamo trovato una situazione precaria nell’impiantistica. La nostra prima preoccupazione è stata mettere a norma tutti gli impianti elettrici e sistemare le reti con manutenzione straordinaria. Abbiamo speso inoltre 16 milioni nel potenziamento del depuratore».Collettore: «Dal 2000 lo si è portato a regime, con oltre 9 milioni di spesa per interventi di sigillatura dei tubi e per il controllo telematico. Si è raddoppiata la condotta sub-lacuale punta San Vigilio-Cisano e la messa in esercizio della condotta in fibra di vetro Pergolana-Pioppi. Ora il collettore può reggere tutti gli allacciamenti delle nuove lottizzazioni: è molto più grande e il collettore ha aumentato la portata. A maggio si completeranno anche i lavori del secondo lotto del depuratore, che permetteranno il raddoppio della capacità idraulica. Significa che si scaricherà a lago solo in occasione di pioggie intensissime. Con il “by-pass” del 2004 poi, in testa al depuratore di Peschiera, le portate in eccesso si scaricano nel Mincio. Non è bene per il fiume, ma esso ha tempi di 3 ore per il ricambio dell’acqua, mentre il lago di 27. Fra due anni poi lo scarico sarà quasi tutto depurato».Per Ags, il collettore regge al continuo incremento di abitazioni? «È dimensionato per 550mila abitanti equivalenti per tutto il lago e ora il depuratore tratta 30 milioni di metri cubi l’anno, che corrispondono più o meno alla popolazione equivalente. Il valore massimo di popolazione presente nella stagione turistica è di circa 200 mila persone giornaliere, (87 mila nel Veronese e 120 mila nel Bresciano), compresi i “fluttuanti”: seconde case, alberghi e campeggi». «Inoltre», conclude Ardieli, «la sponda bresciana sta studiando ed è in fase avanzata, la costruzione di un secondo depuratore nella zona di Lonato. Se così sarà, la portata di Peschiera sarà maggiore».

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