venerdì, Aprile 19, 2024
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Iniziano gli accessi a numero chiuso concordati tra la proprietà e il consorzio albergatori

Come in un film, visita all’Isola del Garda

L’Isola del Garda apre il suo prezioso scrigno di tesori ai clienti della Riviera dei Limoni. Grazie all’accordo raggiunto tra la proprietà dell’isola, la famiglia Cavazza, e gli albergatori dell’Alto Garda bresciano il pacchetto dell’offerta turistica si arricchisce di questa nuova opportunità, una visita guidata di circa 90 minuti tra i segni della storia e le leggende secolari di quest’isola splendida e misteriosa. L’Isola del Garda, posta tra Salò e Manerba, è la più grande del lago. Vi spicca, immersa, in un eccezionale parco all’inglese, ricco di piante secolari, un’imponente villa in stile neogotico veneziano. Lo storico Giuseppe Solitro nel suo «Benaco» del 1897 la descrive così: «Distesa da ponente a levante a foggia di nave è cinta tutta attorno di rocce; dentro è un giardino amenissimo con boschetti di allori e ulivi e agrumi e palme e agavi gigantesche e altre piante più rare, e caverne e peschiere artificiali e zampilli e fontane». Secondo il Solitro l’isola fu comprata nel 1220 da San Francesco d’Assisi, che vi costruì un monastero e vi stabilì i frati dell’Ordine da lui fondato; fu il primo romitorio di frati minori in provincia di Brescia. Si narra che dopo San Francesco vi approdarono anche Sant’Antonio da Padova e San Bernardino da Siena, il quale, giuntovi per la prima volta nel 1422, avrebbe promosso nella parte orientale dell’isola la realizzazione del convento. Lo stesso santo ne avrebbe tracciato il disegno in stile francescano: cellette con finestrelle gotiche e piccoli chiostri a giardino. Espulsi i religiosi dall’isola nel periodo napoleonico, nel convento ricavò l’abitazione il conte Luigi Lechi, che ne fece un centro di cospirazione risorgimentale. Nel 1860 l’isola fu acquistata dal Governo italiano, che vi fabbricò caserme e per qualche tempo vi tenne un presidio di soldati. Il duca Gaetano De Ferrari di Genova e sua moglie, l’arciduchessa russa Anna Maria Annenkoff, diedero al palazzo dell’isola l’aspetto attuale: la grande villa in stile neogotico veneziano, opera dell’architetto Luigi Rovelli, fu costruita affacciata a sud tra il 1900 e il 1903 con un’architettura ispirata ai palazzi veneziani. A un’estremità una torre quadrata, mentre la facciata principale guarda su un incantevole giardino a terrazze, dove siepi decorative disegnano gli stemmi di famiglia dei proprietari dell’isola. Nel parco essenze esotiche, grotte artificiali e canali. Ora sarà possibile visitare il parco, i giardini e due sale del palazzo. Le partenze in motoscafo avverranno da Salò, Gardone e Maderno con prenotazione negli alberghi. Al termine della visita un piccolo rinfresco sul terrazzo della villa.

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