giovedì, Marzo 28, 2024
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Iniziativa a favore dell’italiano della scuola secondaria «Padre C. Beschi». L’iniziativa della seconda B, ha riscosso successo nelle altre classi

Comitato per salvare il congiuntivo

Negli ultimi tempi sono sempre più frequenti gli errori di politici, uomini di spettacolo, calciatori, vip più o meno noti, che confondono l’utilizzo del modo congiuntivo, introducendo al suo posto un indicativo che è assolutamente fuori luogo e che compare nei contesti più impensati.Devono aver ritenuto ormai la cosa insopportabile quelli della scuola secondaria di primo grado «Padre Costanzo Beschi» di Castiglione delle Stiviere, dove, per iniziativa della classe seconda B, è nato nei giorni scorsi un vero e proprio Comitato intitolato «Salviamo il congiuntivo», che ha subito riscosso la collaborazione delle altre classi.«Non vogliamo entrare nei soliti discorsi, ormai retorici – affermano i promotori-, sui modelli culturali in genere, ma soltanto rilevare che i giornalisti televisivi, i politici, durante le loro interviste o i loro interventi sulla situazione dell’Italia, sistematicamente dimenticano che in Italia si deve parlare italiano, e che l’italiano possiede regole precise, che dovrebbero essere rispettate da tutti».«Una di queste regole è l’uso del modo congiuntivo, quando devo esprimere dubbio, incertezza e possibilità. Facciamo un esempio: spero (incertezza, augurio) che la mia coalizione vinca (congiuntivo) le elezioni. Questa è la frase corretta, che con il verbo «spero» mi comunica che le elezioni o lo spoglio non sono ancora avvenuti. Invece il politico di turno dice: «Spero che la mia coalizione vince (indicativo) le elezioni». Con questa frase chi parla mi fa capire che non ha dubbi. È sicuro di vincere, forse ha già vinto, prima ancora del voto! Non ci sono più dubbi, a certi livelli, ma solo certezze. Strano, no?».E invece i ragazzi di Castiglione di dubbi ne hanno tanti e li manifestano mobilitandosi per salvare una parte fondamentale della sintassi.Il Comitato non ha ovviamente scopo di lucro, ma solo il compito di difendere e diffondere il congiuntivo. Si è dotato ben presto di un apposito statuto e di un «prontuario per l’uso del congiuntivo».La classe seconda B della scuola media Beschi chiede a tutti gli interessati di aderire al Comitato. Numerose in questi giorni stanno piovendo le richieste di informazioni e incoraggiamenti a proseguire l’attività intrapresa.Chi volesse sostenere tali iniziativa e propagandarla può contattare la sede del Comitato «Salviamo il congiuntivo» presso la scuola secondaria di primo grado «Beschi», rivolgersi in particolar modo alla professoressa Vally Beschi. Nelle scorse settimane già quotidiani e reti televisive nazionali si sono interessati di allargare l’area della conoscenza della singolare iniziativa. L’auspicio è che molti ancora nei prossimi mesi si uniscano a questi giovani difensori della nostra lingua, per valorizzarne la variegata ricchezza.

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