giovedì, Marzo 28, 2024
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Un museo dei ricordi per il Monte Casale. I cimeli raccolti da Zimelli sono diventati storia

Commemorata la battaglia del 1945

Una folla a Ponti sul Mincio ha commemorato i tragici fatti del 30 aprile 1945 quando, a guerra ormai finita, 5 arditi del risorto esercito italiano, due partigiani e un ragazzo, un partigiano austriaco, un soldato Usa e un civile caddero sotto il fuoco tedesco. Nell'occasione è stato inaugurato il dei ricordi nella comunale, nato per l'iniziativa di Mario Zimelli, all'epoca giovane partigiano, con la collaborazione di Luigi Prati, un ardito, compagno dei cinque caduti, e di un giovane appassionato raccoglitore di cimeli di guerra, Paolo Sorlini. Iniziativa che è stata prontamente accolta dal sindaco Giorgio Rebuschi e dall'assessore alla Cultura Rita Farina. Dpo il taglio del nastro, Mario Zimelli ha spiegato e illustrato i vari cimeli raccolti. Intanto, in piazza Parolini (il primo partigiano caduto) si sono radunati i partecipanti alla manifestazione: il picchetto d'onore del 9° Reggimento d'assalto dei paracadutisti «Col Moschin», le varie associazioni d'arma, la banda musicale di Peschiera diretta dal maestro Toscan. Fra le autorità civili, i sindaci di Solferino (Lonardi), Monzambano (Pellizzer), Peschiera (Dalla Pellegrina), gli assessori provinciali alla Cultura Pedrazzoli e alle Attività produttive Tosi. Fra le autorità militari, il vice comandante della Brigata Folgore colonnello Jacono, il comandante Compagnia di Mantova capitano Gemma, il presidente nazionale degli Incursori generale Paolo Persi, il maresciallo capo comandante dei carabinieri di Monzambano Vignola. Presente anche la Guardia d'onore della 173° Brigata Paracadutisti Setaf, oltre ai fratelli dell'ardito Marcon e del partigiano Comparotto. Il sindaco Rebuschi dopo aver salutato le autorità, ha letto il messaggio inviato dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi: «In occasione del 58° anniversario del combattimento di Monte Casale, desidero indirizzare a tutti i partecipanti all'evento il mio beneaugurante saluto. I tragici eventi del secondo conflitto mondiale sono ancora impressi nella nostra memoria . Essi alimentarono il desiderio di costruire un'Italia libera e unita, di edificare un mondo di pace e di libertà. Ricordarli è nostro dovere nei confronti delle nuove generazioni, perché anche esse possano condividere i valori fondamentali della Patria e delle Istituzioni democratiche». Il sindaco ha quindi sottolineato l'importanza di ricordare questi avvenimenti per far sapere ai giovani che la libertà dell'Italia è stata conquistata con il sacrificio dei nostri padri. E' seguito l'inno nazionale, la deposizione di una corona al monumento ai caduti e il «Silenzio». Poi il corteo si è mosso per il Monte Casale dove il parroco don Francesco Belfanti ha celebrato la messa. Al termine, è stata letta la preghiera del paracadutista. Ha partecipato il Coro parrocchiale di Ponti. Quindi la deposizione di una corona. La manifestazione si è conclusa con l'evoluzione di alcuni aerei e il rinfresco alla cascina Casale.

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