venerdì, Aprile 19, 2024
HomeVariousCommenti ai fatti del tempo

Commenti ai fatti del tempo

Accade sovente che dopo periodi di relativa stasi, improvvisamente in un tempo brevissimo accadano un gran numero di avvenimenti, dei quali si fa fatica a tenersi al corrente. Così è capitato da marzo a oggi. E proprio per la quantità di eventi, cerchiamo di procedere con qualche ordine.

Avvenimenti “interni”, atto primo. Il 4 marzo deflagra una specie di bomba: il Sud ha visto la vittoria dei Cinque Stelle e il Nord quella della coalizione di destra. La prima preoccupazione è dell’Unione europea che preme sul presidente Sergio Mattarella perché formi un governo “beneviso” alla Ue e ai “poteri forti”. Risultato: Mattarella non interpella la coalizione vincente (destra) come avrebbe dovuto. Fatto a lui e alla Ue imprevisto: i due partiti che avevano i maggiori suffragi trovano il sistema di coalizzarsi e chiedono che alla loro coalizione venga affidato il governo. Obtorto collo Mattarella lo concede, ma la sceneggiata continua.

Quando, dopo settimane di trattative, concessioni e limature i due partiti gli portano la lista dei ministri, egli non la approva giustificando il suo dire con il fatto che vi era elencato Paolo Savona quale Ministro dell’Economia, considerato in odore di anti-Ue e anti euro, con impuntatura probabilmente richiesta da Mario Draghi, arcinemico di Savona. Mandato a bagno il governo proposto, Mattarella cerca di costituirne un altro guidato dal professor Cottarelli, che sarebbe durato per lo spazio di un’estate fino a nuove elezioni. Cottarelli fa del suo meglio per mettere assieme i ministri, ma trova la logica resistenza a un’offerta di partecipare a un governo osteggiato dal Parlamento e per solo una manciata di mesi.

Nel frattempo accade un fatto che né la Ue né Mattarella avevano previsto: il popolo non ha gradito quanto è stato fatto e sta nascendo una sollevazione popolare, che è probabile esploda il vicino 2 giugno, festa della Repubblica.

La sceneggiata va avanti. La coalizione vincente propone un governo con lo spostamento di Savona al Ministero dei Rapporti con l’Europa. Il 2 giugno si avvicina e sono già pronte manifestazioni in tutto il Paese. Mattarella a quel punto cede e approva il governo Conte formato dalla Lega e dal Movimento Cinque Stelle. Le manifestazioni che non possono essere cancellate vengono rivolte a gloria della Repubblica.

Fine della sceneggiata.

Il governo entra in carica con Giuseppe Conte presidente del consiglio, Di Maio e Salvini vice. A Salvini va anche il Ministero dell’Interno.

Atto secondo:

In Europa grande costernazione. Abituati a prendere a pesci in faccia l’Italia, dopo qualche insulto (i mercati gli insegneranno a votare) cambiano registro e tutti, la Merkel, Junker, il gran sacerdote di Bruxelles Verhofstadt, riconoscono che l’Italia è stata dimenticata e che occorre prestarle considerazione. I lucumoni della Comunità europea vedono ampliarsi il campo degli euroscettici, già largo (Polonia, Ungheria, Repubblica ceca, Austria, Repubblica slovacca) con l’Italia, uno dei fondatori della CEE-UE e dei maggiori Stati europei.

Atto terzo: le Ong. Fino a qualche tempo fa le navi noleggiate dalle Ong agivano d’amore e d’accordo con i negrieri che organizzavano le partenze dei cosiddetti “migranti” dalla Libia formando dei “convogli” di gommoni semi-sgonfi che arrivavano fino al limite delle acque territoriali libiche, dove le compiacenti Ong andavano a recuperare i trasportati mentre i motoscafi “rimorchiatori” tornavano verso il porto di partenza. Fra i benevoli raccoglitori di “naufraghi” volontari c’è anche un vecchio rompighiaccio ribattezzato Aquarius, noleggiato per fare il taxi del mare con migranti dalla Libia alla Sicilia,. L’ Aquarius va al solito posto a raccogliere la prevista tranche di migranti e volge la prua, al solito, verso la Sicilia. Sorpresa: il nuovo ministro dell’interno Matteo Salvini ha chiuso i porti italiani. “Perché non andate a Malta che è sulla strada?”

Malta, dopo tergiversare, dà il permesso, ma i “migranti”  protestano;  loro hanno pagato per andare in Italia, mica a Malta. Il comandante prosegue, ma lo informano che in Italia non potrà attraccare. Allora si mette a girare nelle vicinanze in attesa di tempi migliori.

A terra si scatena il pandemonio, Salvini è appoggiato dal popolo, e  ha tutti gli altri contro: cooperative, Ong, Papa Bergoglio, i vescovi, le opposizioni parlamentari, personaggi come Saviano, Strada e Macron. Dove mandare l’ Aquarius ? Malta non la vuole, Macron non la vuole;  per fortuna c’è il neo nominato Sanchez che ha bisogno di farsi pubblicità in campo internazionale, che la accetterà a Valencia per 45 giorni, sceglierà i veri profughi e rimpatrierà gli altri… Il comandante fa rotta verso ovest, poi verso nord, passando ad est della Sardegna per evitare il Golfo del Leone in tempesta (forse aveva ragione) e navigando lentamente che più lentamente non si può (7,7 miglia all’ora) va verso la penisola iberica dove arriva , scortato da due “angeli custodi” della Marina Militare italiana che hanno a bordo un po’ di suoi “migranti”, il 17 giugno.

L’Europa si sveglia e i lucumoni dicono che occorre rivedere tutta la normativa sugli immigrati. Prosit.

Avvenimenti “esterni”: adesso guardiamo fuori dalla finestra. Lo scorso anno è stato dominato dalla preoccupazione (e talora paura) di una guerra nucleare fra la Corea del Nord e gli Stati Uniti, con annesso lancio di razzi sempre più potenti da parte della prima  e la “faccia feroce” degli Usa che avevano mandato la flotta nel Pacifico. Poi la Corea del Nord e quella del Sud decisero di partecipare alle Olimpiadi invernali insieme. La cosa andò bene e dopo un po’ filtrò la notizia che Kim Jong-un non sarebbe stato alieno dall’incontrare Trump. Questi non si lasciò scappare l’occasione e inviò Mike  Pompeo in Corea del Nord per indagare le possibilità di tale incontro. Nel frattempo fra i leader delle due coree ci fu un faccia a faccia “fraterno” che poneva fine a 65 anni di ostilità fra i due popoli fratelli.

Il summit, deciso per il 12 giugno a Singapore, ebbe luogo in un’atmosfera migliore di quella che si sarebbe potuta prevedere tra  nemici che si erano scambiati accuse, insulti e contumelie per 65 anni. Venne firmato un documento congiunto. Trump invitò Kim Jong-un alla Casa Bianca, invito che quest’ultimo accolse. Primo fatto concreto: le spoglie dei soldati americani caduti nella guerra del 1953 in Corea del Nord stanno venendo riportate negli Usa. Il mondo tira un sospiro di sollievo. I soliti cretini oppositori di Trump lo accusano di aver salutato militarmente un generale nordcoreano che lo aveva salutato. A me pare solo educazione e cortesia.

Calibano

Nessun Tag Trovato
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video