venerdì, Aprile 19, 2024
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Fa discutere la decisione del Governo di cancellare gli enti comprensoriali

Comunità montana la «ricetta» della Lega

Arriva la scure del Governo sulle comunità montane? Ad annunciarlo proprio in un convegno in Valsabbia era stato nelle scorse settimane il sottosegretario leghista all’Economia, Daniele Molgora. L’ipotesi di abolire le comunità montane aveva creato più di una perplessità fra le forze politiche.Ora proprio la Lega, quella camuna, si fa promotrice di una proposta pilota per razionalizzare gli enti come la comunità montana (che in Valcamonica per consiglieri rappresenta una delle assemblee elettive più numerose dell’intera penisola) e i bacini imbriferi montani.«LA NOSTRA – hanno spiegato il segretario provinciale della Lega Camuna, Mario Maisetti, e l’assessore provinciale Riccardo Minini – vuole rappresentare una proposta di sperimentazione che, una volta approvata, potrà fungere da modello per l’intero territorio nazionale». I due maggiori esponenti leghisti della Valcamonica hanno intenzione di presentare la loro proposta agli organi di governo tramite i rappresentanti politici del territorio. Il loro è un contributo «forte» nell’ambito del riassetto degli enti territoriali previsto dal governo, al fine di «dare un’organizzazione più mirata ed efficiente alle risorse attuali, fra l’altro scarse e mal gestite».IN DETTAGLIO, di che si tratta? La Lega Nord di Valcamonica propone di accorpare in un unico ente la Comunità montana, il Bim, i Consorzi forestali e la Secas. I due rappresentanti dei “lumbard” parlano di un’iniziativa sperimentale, un laboratorio a livello nazionale in relazione alla riorganizzazione degli enti.«Proponiamo – spiegano – un unico ente gestore, così da risparmiare i costi di mantenimento, al fine di investire queste economie in interventi a favore del territorio e dei cittadini».Parallelemente andrebbero trasferite nella nuova realtà le «azioni primarie» di Secas, che «entrerebbe come parte integrante del nuovo ente, con una linea di indirizzo propria, così da operare in maniera più coordinata con gli altri soggetti, per consentire un unico obiettivo, ovvero lo sviluppo integrato della Valle».I due esponenti leghisti ritengono che per poter giungere alla costituzione del nuovo ente sarebbe necessario che le forze politiche, che rappresentano il 95% dei cittadini della Valle, indichino la nomina di tre rappresentanti istituzionali, che avranno il compito di preparare lo statuto e il regolamento del nuovo ente, sottoponendoli infine agli esponenti delle istituzioni e ai camuni.

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