venerdì, Aprile 19, 2024
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La serata del 3 agosto clou dell’estate. Da segnalare la mostra su Zanelli: apre il 20 luglio

Concerto e assaggi sull’isola Borghese

L’evento più importante dell’estate di San Felice del Benaco è la mostra dedicata ad Angelo Zanelli, che si terrà dal 20 luglio al 15 agosto, a 60 anni dalla morte (3 dicembre ’42). Lo scultore nacque proprio a San Felice, nel 1879. Frequentò la scuola d’arte «Romualdo Turrini» di Salò, sotto la guida del pittore Carlo Banali. Trasferitosi a Brescia, di giorno andava a bottega dall’ebanista Passadori (e, poi, dal marmista Faitimi), di sera alla «Moretto». Nel 1899 andò a Firenze, per frequentare l’Accademia. Nel 1904 eccolo a Roma, dove conobbe personalità significative, come Pietro Mascagni. Nella capitale realizzò il fregio e la Dea Roma, in marmo di Botticino, per l’Altare della patria. Nel 1909 sposò a Riga, in Lettonia, la pittrice Elisabetta Kaehlbrandt. L’anno dopo Zanelli partecipò all’Expo internazionale di Bruxelles. Nel ’24 espose alla Biennale di Venezia. Nel ’25 due sue grandi statue ornavano la facciata del padiglione italiano all’Esposizione delle arti decorative di Parigi. Nel ’29 divenne presidente dell’Accademia delle Belle arti di Roma. Portano la sua firma i monumenti ai caduti di Imola, Tolentino e Salò (nel salone consiliare della cittadina gardesana è possibile ammirare lo splendido busto dedicato a Gasparo), la colossale serie di statue al Campidoglio dell’Avana. Nel ’51 la moglie i due figli hanno donato allo Stato il complesso dei lavori rimasti nel suo studio, specie modelli in gesso. Le opere sono raccolte nella Gipsoteca del Vittoriano. L’altro appuntamento di spicco è il concerto del 3 agosto sull’isola di proprietà della famiglia Cavazza, con l’Orchestra filarmonica ungherese (composta da novanta artisti) e dal Coro polifonico del conservatorio di Adria (altri 90), organizzato nell’ambito dell’Estate musicale del Garda. Una serata all’insegna dei «Carmina Burana», che risalgono al 1200, e rappresentano una filosofia (quella dei goliardi, fustigatori della corrotta chiesa medievale) capace di mescolare morale, satira, inni all’amore, al vino e all’allegria, in una spiccata concezione pagana della vita. Per evitare le lunghe penose file del 2000, la Navigarda trasporterà il pubblico (300-400 persone) in battello. Al termine della serata, ci sarà una degustazione di prodotti tipici offerti dall’assessorato all’Agricoltura di Palazzo Broletto. Il biglietto per tale avvenimento è il più costoso della manifestazione: 100 euro. Il calendario di San Felice è assai nutrito. Ricordiamo le proiezioni serali nel giardino sul retro del municipio (da oggi 2 luglio a giovedì 29 agosto), a cura della Cipiesse di Santo Bertocchi; «Cisano piccolo mondo antico», organizzato dalla Associazione Viandanze di Polpenazze (6 e 7 luglio); la mostra-mercato serale nel centro storico di Portese, con giocolieri e musici (il venerdì); lo spettacolo teatrale «Don Chisciotte del lago» (sabato 13); il concerto melodico-lirico, coi brani della tradizione italiana (21 luglio). In agosto si svolgerà il Palio delle botti, giunto all’11ª edizione (la finale, tra le diverse rappresentative della Valtenesi, domenica 4). Mercoledì 14 la «Feria», una… degustazione di poesie, canti e storie della tradizione popolare, servite ai tavoli; in castello, lo spettacolo dei «Nomadi» di San Felice. Gli alpini organizzano il tradizionale cartellone di commedie dialettali, nel castello di Portese: il 20 luglio «La quaterna» con la compagnia di Ponte San Marco, il 26 «Scarpe e sopei» col gruppo di Carzago, il 3 agosto «Le cure de Sirmiù» con quelli di Botticino Mattina, il 10 «Per colpa del doganer» con la compagnia di Vobarno. Non mancano le mostre di pittura. La prima, di Franco Rovetta, propone «La metamorfosi del ricordo». Al calendario allestito dal municipio bisogna aggiungere le manifestazioni di Palazzo Cominelli e le celebrazioni per la Madonna del Carmine. In queste serate si sta svolgendo il «Contrade cup», torneo calcistico che si disputa sul campo dell’oratorio, ricco di allegria e di agonismo. Le dieci squadre sono state divise in due gironi: da una parte la «Montanera», che si era aggiudicata le edizioni 1999 e 2000, «Moja», vincitrice nel 2001, «Posa» «Marsenac» e «Ruculì»; dall’altra «Piasa di S.Filis», «Palada», «Valete», «Castel» e «Piasa di Portes». Si gioca anche nelle serate di lunedì e mercoledì. Domani 3 luglio le semifinali. Conclusione: venerdì 5. Il divertimento sta nel fatto che possono scendere in campo tutti, anche i più sprovveduti. Gli organizzatori della Polisportiva hanno previsto anche una serie di incontri giovanili (nell’ultima settimana) e partite di pallavolo, con formazioni miste (nel senso che, in campo, devono sempre esserci almeno due donne). Il parroco ha pensato di riempire i tempi vuoti con lo stand gastronomico e la musica. Sabato 6 luglio ci si muoverà ai ritmi dettati da Francesca e Doriano. Domenica 7 alla consolle andrà il dj Roby Arienti.

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