giovedì, Aprile 25, 2024
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Anche quest’anno sono sopravvissuti tutti i partecipanti al 3° Raid Roma – Cartagine, la sfida è stata vinta anche stavolta

Concluso il raid Roma – Cartagine

Anche quest’anno sono sopravvissuti tutti i partecipanti al 3° Raid Roma – Cartagine, la sfida è stata vinta anche stavolta. Tre anni fa infatti quando la ElemViaggi lanciò l’idea di portare delle auto d’epoca in Tunisia, la cosa venne accolta con un certo scetticismo, sembrava pericoloso portare auto così delicate in Africa, un continente che per tradizione ricorda più i rally che le prove di regolarità. I fatti però hanno dato ragione a chi ha avuto l’intuizione di organizzare questa manifestazione e a chi ha avuto il “coraggio” di partecipare. Alla conclusione di questa edizione e con la prossima già in cantiere, destinazione Tabarka la costa del Corallo, nella parte nord – ovest della Tunisia, le iscrizioni sono aperte e ogni informazione si può trovare sul sito internet www.elemviaggi.it., il Raid Roma – Cartagine si sta avviando verso la piena maturità avendo ormai acquistato un certo credito tra gli appassionati di auto storiche; equipaggi quest’anno sono arrivati da mezza Italia: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Calabria e anche dalla Svizzera. Anche in questa come nelle precedenti edizioni la vittoria nella gara di regolarità è andata ad un equipaggio bresciano quello formato da Roberto Gaburri e Luigia Tonolini a bordo di una Porsche cabrio 356 1600 super del 1958. Al secondo posto si è piazzato un altro bresciano Paolo Mazzoldi con il navigatore romano Alessio Mercantini a bordo di una Fiat 1100 del 1952 carrozzata “Stanguellini”, una delle auto più ammirate di questo raid. Curioso il fatto che sia Gaburri che Mazzoldi appartengano alla stessa scuderia: la “Brescia Corse”. Al terzo posto a tenere alto l’onore del sud si è qualificato l’equipaggio leccese formato dall’avvocato Raffaele De Carlo e da Carla Marignani a bordo di una BMW 3,0 CS Coupé. Questi equipaggi sono stati premiati dai rappresentanti del governo tunisino che hanno consegnato loro tre targhe rappresentanti le tre regioni toccate nel corso del raid: Cartagine, Biserta e Tunisi. Il Raid ha ritrovato il calore del popolo tunisino e in particolare dei bambini sempre pronti a far festa con entusiasmo e spontaneità al passaggio delle auto, che hanno toccato località diverse dal solito e meno conosciute come l’acquedotto romano di Zaghouan o Porto Farina con le sue fortezze Arabe, non mancando però di fare visita a Biserta, Tunisi, Cartagine, Sidi Bou Said e Utica. In Tunisia il Raid Roma – Cartagine è ormai un appuntamento importante e atteso infatti sia la televisione di stato che il principale quotidiano di informazione nazionale gli hanno dato grande spazio.

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