«Otto in condotta?», «No grazie, preferisco l'Orto» direbbero scherzando alunni ed insegnanti della scuola elementare di Padenghe, dopo che nella sede di Montichiari della Banca di credito cooperativo del Garda è stata firmata ieri la convenzione per «Orto in condotta», il progetto coordinato da Slow Food Italia per «educare i bambini allo sviluppo della sfera sensoriale, facendo loro comprendere l'importanza dei prodotti alimentari come parte integrante della cultura delle società».Il protocollo d'intesa è stato firmato da Alessandro Azzi, presidente della Bcc del Garda e di Federasse, da Silvio Barbero, segretario nazionale di Slow food Italia e da Ivan Spazzini fiduciario della Condotta Slow Food Morene del Garda. Quello di Padenghe è il secondo «Orto in Condotta» attivato nella provincia di Brescia, dopo quello del capoluogo, già aperto tra i 200 alunni della Scuola primaria Giovanni XXIII. Tuttavia è la prima iniziativa sostenuta da una banca. «Abbiamo sottoscritto un accordo quadro tra Federcasse e Slow Food – ha dichiarato Azzi – per sostenere in tutta Italia questo progetto. Ringraziamo il Comune di Padenghe e la sua direzione didattica per avere aderito con entusiasmo».Gli insegnanti verranno preparati dai formatori di Slow Food ad attività di educazione ambientale da elaborare in classe e da mettere in pratica all'aperto. Verrà inoltre insegnato ai bambini un approccio corretto all'alimentazione ed al momento della spesa. Nel terzo anno si tratterà anche di storia dell'alimentazione e della gastronomia italiana in generale, ma soprattutto nel territorio in cui vivono i bambini e le loro famiglie. Si costruiranno quindi in classe attività alla scoperta delle origini del nostro gusto.Un secondo incontro si è poi svolto nel pomeriggio, cui hanno partecipato, oltre ai rappresentanti di Bcc del Garda e di Slow Food anche il sindaco Giancarlo Allegri, la direzione didattica di Manerba con il direttore Pino Greco, gli assessori Ornella Franchi e Monica Zannoni, oltre ad insegnanti e genitori degli alunni della scuola. Il progetto «Orto in Condotta», attivo in cento scuole italiane, durerà tre anni e saranno gli insegnanti ad applicare autonomamente in classe gli interventi didattici sperimentati prima, tramite corsi appositi, con i formatori di Slow Food.
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