Taglio del nastro con 250 forbici colorate

Consegnato il nuovo palasport agli alunni delle elementari e alle associazioni sportive lonatesi

17/12/2011 in Sport
Di Luca Delpozzo

Tut­ti in fila, muni­ti di for­bicine col­orate dalle punte arro­ton­date, 250 alun­ni del­la scuo­la pri­maria “Don Milani” (in rap­p­re­sen­tan­za di tutte le “ele­men­tari” del com­pren­so­rio) han­no taglia­to il lun­go nas­tro all’interno del­la nuo­va palestra polifun­zionale, con­seg­na­ta oggi (17 dicem­bre 2011) dall’amministrazione comu­nale alle scuole e alle asso­ci­azioni sportive di Lona­to del Gar­da. Era­no le 10 quan­do, nell’impianto in local­ità March­esino, i bam­bi­ni sono arrivati con i loro zai­ni a spalle, accom­pa­g­nati dalle maestre. E insieme a loro è sta­to taglia­to il nas­tro che sim­boli­ca­mente esprime la fine dei lavori l’utilizzo del­la strut­tura. In atte­sa dei nuovi arre­di e attrezzi, dal prossi­mo gen­naio, i ragazzi delle ele­men­tari inizier­an­no a fare edu­cazioni fisi­ca qui. Davan­ti alle clas­si e ai rap­p­re­sen­tan­ti del­la polisporti­va lonatese che gestirà insieme al Comune la strut­tura, il sin­da­co affi­an­ca­to dal­la giun­ta e da alcu­ni con­siglieri ha pre­sen­ta­to l’opera, ringrazian­do quan­ti han­no con­tribuito al prog­et­to: dal­la Provin­cia di Bres­cia all’Ufficio tec­ni­co comu­nale, l’impresa Vez­zo­la e lo stu­dio di architet­tura Sig­urtà nonché gli espo­nen­ti delle asso­ci­azioni sportive di Lona­to che, attra­ver­so con­sigli e indi­cazioni, han­no con­tribuito alla creazione di un palazzet­to fun­zionale e all’avanguardia. Pre­sen­ti alla cer­i­mo­nia anche: la diri­gente sco­las­ti­ca dell’Istituto com­pren­si­vo Fiorel­la San­gior­gi, il pres­i­dente del­la polisporti­va lonatese Clau­dio Nobili­ni e Ste­fano Vez­zo­la.   «L’opera – ha rib­a­di­to con l’occasione il pri­mo cit­tadi­no Mario Boc­chio – rien­tra a pieno tito­lo nelle politiche gio­vanili dell’amministrazione e, con tan­ti sac­ri­fi­ci, abbi­amo spe­so questi quat­tro mil­ioni di euro è per­ché abbi­amo volu­to pen­sare in pri­mo luo­go ai bam­bi­ni e ai ragazzi di Lona­to del Gar­da. Ci erava­mo accor­ti, ormai cinque anni fa, che c’era una situ­azione di dis­a­gio per la caren­za di spazi dove prati­care sia edu­cazione fisi­ca che i vari sport in sicurez­za, così ci siamo atti­vati per risol­vere tale man­can­za. E final­mente abbi­amo una grande palestra, con campi da gio­co, spoglia­toi e spazi adeguati, che basterà per molti anni».   Ha aggiun­to Ettore Pran­di­ni, asses­sore ai Servizi sociali, sport e tem­po libero e via­bil­ità, che ha segui­to in pri­ma per­sona il prog­et­to e l’avanzamento dei lavori in questi ulti­mi anni: «Ter­mi­na­to l’impianto per gli sport interni, l’impegno del­la nos­tra ammin­is­trazione comu­nale va oltre. Ora iniziamo a pen­sare anche alle asso­ci­azioni e ai grup­pi che svol­go­no attiv­ità all’aperto e fare­mo il pos­si­bile per real­iz­zare anche il cen­tro sporti­vo. Fat­to questo, cre­do potremo affer­mare di aver man­tenu­to tutte le promesse fat­te alla popo­lazione di Lona­to».   La strut­tura è nata da una situ­azione di emer­gen­za e di dis­a­gio, che riguar­da­va gli alun­ni delle scuole “ele­men­tari”, ha ricorda­to ques­ta mat­ti­na Vale­rio Sil­vestri, con­sigliere comu­nale con del­e­ga alla Cul­tura.  «Le clas­si di allievi più pic­coli si allena­vano con i ragazzi più gran­di, delle supe­ri­ori, quan­do non era­no addirit­tura costret­ti a saltare l’ora di gin­nas­ti­ca. Spes­so c’erano anche tre clas­si che face­vano edu­cazione fisi­ca in con­tem­po­ranea, con prob­le­mi di con­viven­za e soprat­tut­to di sicurez­za per i bam­bi­ni. Par­lan­do del prob­le­ma all’Assessorato provin­ciale all’Istruzione, abbi­amo pre­sen­ta­to il prog­et­to del nuo­vo palazzet­to e ottenu­to dal­la Provin­cia di Bres­cia un mil­ione di euro, come con­trib­u­to a fon­do per­du­to, per costru­ire questo grande palazzet­to».   L’inaugurazione uffi­ciale, con invi­to este­so a tut­ta la cit­tad­i­nan­za, si farà nei pri­mi mesi del 2012.     SCHEDA TECNICA DEL NUOVO PALASPORT   Carat­ter­is­tiche gen­er­ali – Il prog­et­to è sta­to cura­to dal com­pianto architet­to Giulio Sig­urtà, e segui­to dai figli Sara e Mat­teo. La “palestra polifun­zionale” si estende per qua­si 3mila mq e può accogliere attiv­ità gin­niche sco­las­tiche e asso­ci­azioni sportive comu­nali, varie dis­ci­pline (ten­nis, pallavo­lo, pal­la­mano, cal­cet­to, pat­ti­nag­gio, gin­nas­ti­ca…) e man­i­fes­tazioni sportive. La super­fi­cie lor­da dell’opera è di cir­ca 2.450 mq (a piano ter­ra) e di qua­si 900 mq, al pri­mo piano. La palestra è larga 57,2 metri, lun­ga 49,4 m e alta 7,2 m e 9,9 m  (dal suo­lo, mis­ura­ta ai due estre­mi del­lo spazio sporti­vo sot­to­trave).  Campi da gio­co — Il ter­reno di gio­co e le fasce di rispet­to lat­er­ali sono pavi­men­tate in par­quet, essen­za rovere. I campi da gio­co sono prog­et­tati nel rispet­to delle norme Coni, per le attiv­ità ago­nis­tiche di pal­la­mano, pallavo­lo, pal­la­cane­stro. Le dimen­sioni totali del­la strut­tura con­sentono di sud­di­videre lo spazio in modo da svol­gere con­tem­po­ranea­mente più attiv­ità in par­ti­co­lare: due campi di pallavo­lo, due da pal­la­cane­stro e uno da pal­la­mano. Con­sid­er­a­to il tipo di pavi­men­tazione, la strut­tura si pres­ta anche ad attiv­ità di cal­cet­to, pat­ti­nag­gio ed eserci­tazioni gin­niche in genere. Al piano supe­ri­ore si potran­no prati­care le dis­ci­pline più dol­ci come la gin­nas­ti­ca artis­ti­ca. Spalti e spoglia­toi – Le grad­i­nate han­no in tut­to 180 posti a sedere. Ci sono tre spoglia­toi per gli atleti (atti a con­tenere in tut­to 50/60 per­sone) con servizi igien­i­ci sep­a­rati e vani doc­cia, più altri due spoglia­toi per gli arbi­tri (dis­tin­ti per uomi­ni e donne) e due spoglia­toi per la gin­nas­ti­ca artis­ti­ca, per una deci­na di per­sone, sem­pre dotati di servizi igien­i­ci e doc­ce. A piano ter­ra, inoltre, il palazzet­to ha: due ripostigli, un mag­a­zz­i­no attrezzi, servizi igien­i­ci per por­ta­tori di hand­i­cap, un uffi­cio, una sala riu­nioni, la cen­trale ter­mi­ca,  un locale per il quadro elet­tri­co, l’infermeria con la salet­ta d’attesa e i servizi e, all’altezza degli spalti, altri servizi igien­i­ci per il pub­bli­co.  

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