giovedì, Aprile 25, 2024
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Ecco le spese a carico degli enti locali

Costerà 100mila euro mantenere la Guardia costiera tutto l’anno

Riunione interregionale sul lago di Garda al Dipartimento trasporti di Venezia promossa e coordinata dalla Comunità del Garda. Presente il segretario generale Pierlucio Ceresa, l’incontro si si è focalizzato sulla definitiva istituzionalizzazione del servizio di Guardia costiera, che da semestrale diventa annuale. Il costo del mantenimento dei mezzi nautici (una motovedetta e un gommone) e dello stipendio dei 16 marinai in servizio 24 ore su 24 sarà come sempre a carico dello Stato, mentre le spese di logistica e affitto della nuova caserma dislocata a Salò saranno a carico delle Regioni Veneto e Lombardia e della Provincia autonoma di Trento. Una cifra totale attorno ai centomila euro da suddividere in base al numero dei paesi rivieraschi e ai chilometri di costa che ricadono in ciascun ambito regionale.Fatti due conti la spesa a carico del Veneto sarà poco più di 30 mila euro (27 mila lo scorso anno), superiore ai 40 mila per la sponda lombarda e il resto sarà pagato dalla Provincia autonoma di Trento. Nel corso della riunione è stato anche esaminato a livello tecnico il progetto di avviso di burrasca che si vuole installare sul lago di Garda. In pratica in alcune zone del Benaco verranno installate delle segnalazioni luminose collegati ai centro meteo regionali: in base al mutamento delle condizioni atmosferiche i sensori comunicheranno con segnali luminosi di minore o maggiore intensità il pericolo ai mezzi nautici in navigazione. Un progetto che necessita di copertura finanziaria e pertanto l’incontro di Venezia è servito per far prevedere nei bilanci 2007 delle due Regioni e della Provincia autonoma di Trento i necessari stanziamenti.Altro argomento di discussione è stata la regionalizzazione del servizio di navigazione pubblica, attualmente in fase di dibattito tra Stato e Regioni. L’intento è quello di arrivare in tempi ragionevoli alla gestione da parte delle regioni dei mezzi della Navigarda, attualmente alle dipendenze del ministero dei Trasporti.

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