giovedì, Marzo 28, 2024
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Nuove aree verdi per la città, grazie all’acquisizione da parte del Comune di 20mila mq di terreno annessi all’Oasi San Francesco più altri 3600 mq in zona viadotto.

In crescita il “polmone verde” di Desenzano del Garda

Ventimila metri quadrati di “polmone verde” per Desenzano: l'Oasi San Francesco passa da 7mila a 27mila mq di area naturale protetta, di proprietà comunale.

Situata a Rivoltella, al confine con Sirmione, l'Oasi è un unicum del , ricca di vita e di biodiversità, visitabile nei fine settimana estivi a partire da maggio. Tra costa e canneti, in questo spazio di terra e acqua, flora e fauna lacustre crescono indisturbate e molti uccelli hanno riconosciuto nel canneto un ambiente salvifico per nidificare e continuare la specie, proprio in questo periodo dell'anno. Le biodiversità qui presenti sono continuamente oggetto di studi scientifici e rappresentano il termometro della qualità della vita, un'iniezione di aria sana per la comunità circostante.

Grazie alla recente acquisizione di terreno dalla proprietà russa di Villa Bober, l'amministrazione comunale annuncia l'ampliamento dell'Oasi San Francesco, confinante con il parco della villa. Era già previsto nel Pgt che l'edificazione della zona a sud di via Agello (nello spiazzo davanti all'Hotel Berta) avesse come standard urbanistico il canneto e l'area verde adiacenti all'oasi comunale.

«Con questa operazione – spiega il sindaco desenzanese  – e grazie alla disponibilità della proprietà russa, si completa il percorso iniziato molti anni fa, quando il tratto di costa fu sottoposto a un vincolo di massima tutela e riconosciuto da nelle aree protette, il 1° ottobre 2008, come “Monumento naturale regionale – zona umida di San Francesco”. Una porzione di circa 7mila mq di terreno comunale fu destinata a oasi ambientale, per la didattica e le visite naturalistiche, e affidata alla gestione dell'associazioneAirone rosso”. Da allora, migliaia di studenti e di ospiti vi hanno fatto visita, numerosi volontari hanno contribuito alle opere di manutenzione e di pulizia del canneto e suggestivi eventi hanno trovato in questa sede una cornice speciale».

Il canneto situato nella zona antistante la proprietà di Villa Bober era già tutelato, ma non accessibile. Ricorda Gabriele Lovisetto, presidente dell'Associazione Airone rosso, e aggiunge: «Le attività di censimento botaniche e faunistiche adesso potranno essere estese in quei 20mila metri quadrati, magari con qualche sorpresa dal punto di vista scientifico… Chissà che non si trovino nuove specie di piante? O nuovi esemplari di uccelli, oltre ai 122 già censiti? Come la recente scoperta dell'airone nero».

In questo piccolo spazio, continua Lovisetto, «abbiamo un residuale della piccola foresta che migliaia di anni fa popolava la nostra zona: la Selva Lucana. Il canneto ha alle spalle un ambiente unico, con una biodiversità e una fascia ripariale boscata, l'unica area a ridosso del lago con tali caratteristiche di naturalità».

In questi anni l'amministrazione ha finanziato anche interventi manutentivi (scala di accesso, passerella, strutture lignee, pannelli esplicativi…) e di conservazione dell'oasi, oltre a sostenere l'attività dell'associazione Airone rosso tramite contributo ordinario.

Nell'ottica della rigenerazione urbana e dell'ampliamento delle aree verdi cittadine rientra anche l'acquisizione comunale di circa 3600 mq di terreno nella zona del viadotto, alle spalle del centro commerciale Le Vele. Nella convenzione del centro commerciale quella porzione di terreno era già prevista come standard urbanistico, che, a distanza di molti anni, diventa finalmente di proprietà comunale. L'intenzione dell'amministrazione Leso è di destinarla a verde pubblico: sarà quindi piantumata e attrezzata, e garantirà un ulteriore “polmone verde” a beneficio della qualità di vita dei cittadini. Lo stesso spazio accoglierà anche un progetto del' degli Studi di Brescia, che coinvolgerà nel periodo estivo gli studenti della facoltà di Ingegneria civile, architettura, territorio e ambiente.

«La visione di città sostenibile che anima la nostra amministrazione comunale – afferma l'assessore all'Urbanistica Maurizio Tira – vede un territorio insediato a lago, che deve essere contenuto nella sua espansione attuale, e intorno alle aree edificate delle zone di protezione e valorizzazione ambientale, come il Plis del Montecorno e di San Martino della Battaglia, e degli spazi verdi che consentano alla città di respirare».

L'Oasi San Francesco riaprirà al pubblico dal maggio prossimo, dopo la metà del mese, con orario: sabato e domenica 9-12.30 e 15-19.30. Durante la primavera è in corso la nidificazione delle specie presenti, quindi si preferisce lasciare che la natura continui indisturbata il suo lavoro. Info: www.oasisanfrancescodelgarda.it

 

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1 commento

  1. bene!!! si spera allora che venga revocata anche la concessione a chi ogni anno installa una coviglia a poche centinaia di metri dall’oasi San Francesco dalla quale si spara alle anatre di passaggio che cercano appunto di raggiungere l’oProsegui la lettura

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