sabato, Aprile 20, 2024
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Al via domani il nuovo servizio dell’Asl Il progetto va oltre l’assistenza domiciliare, riguarda 49 comuni dell’area gardesana e valsabbina e si svilupperà per tutto il 2003

Cure palliative a casa la nuova «frontiera»

E’ stato presentato a Salò il progetto sperimentale dell’Asl di Brescia sulle cure palliative a domicilio, reso possibile grazie al sostegno economico dell’Associazione gardesana studio e prevenzione dei tumori (presieduta da Ambrogio Colombo), e nato dalla precedente esperienza di un gruppo di medici di Desenzano, che nel 2001 hanno realizzato una significativa esperienza. Riguarda i pazienti che usufruiscono dell’assistenza domiciliare integrata (cure per malati oncologici inguaribili), i fragili (grandi anziani o con patologie importanti), con malattie non stabilizzate (soggetti affetti da demenza o che presentino dolore cronico severo non compensato) o a rischio (insufficienza respiratoria, stato di coma e stati vegetativi, in polichemioterapia). Il progetto, realizzato in collaborazione coi Distretti numero 11 (Garda) e 12 (Valle Sabbia), guidati rispettivamente da Angelo Benedetti e Fiorella Cadoria, mira a formare sul territorio un team medico di assistenza, che si integri coi vari operatori: infermieri, servizio di assistenza domiciliare, volontari, familiari ecc. L’obiettivo: rendere efficace e continua la cura a domicilio per i pazienti che, pur presentando una gestione complessa della loro malattia, desiderino rimanere a casa, sempre che ciò sia possibile. Si è così realizzato un percorso di formazione che, al momento, ha interessato 15 medici, i quali hanno seguito un corso specifico per le cure palliative. Questi sanitari saranno reperibili a turno il sabato e la domenica e, se necessario, potranno fornire alla guardia medica il supporto tecnico-scientifico telefonico o recarsi direttamente a casa del paziente. Il progetto coinvolge i 49 i comuni dei Garda e della Valle Sabbia. Avrà anche il sostegno dei medici di famiglia che, attraverso una scheda specifica, comunicheranno alla «postazione di continuità assistenziale» la condizione clinica degli ammalati che abbiano bisogno di cure programmate. Si tratta, solitamente, di interventi legati al contenimento del dolore, alla prosecuzione della terapia, al controllo dei sintomi. L’avvio dell’iniziativa è fissato per domani 1 dicembre. Durerà per l’intero 2003. Al termine saranno valutati i risultati e prese le opportune decisioni (in merito alla prosecuzione e all’eventuale allargamento). Nell’immediato futuro sono previsti altri corsi di formazione, destinati ai medici di famiglia interessati. Alla conferenza stampa erano presenti, tra gli altri, Fulvio Lonati (direttore del dipartimento dei servizi sanitari di base dell’ASL di Brescia), Tarcisio Marinoni (responsabile dell’Unità cure domiciliari anziani), Franco Pini (coordinatore area assistenza primaria dei distretti 11 e 12), Gian Piero Montagnoli (coordinatore area assistenza anziani dei due distretti) e Pier Angelo Lora Aprile (coordinatore dei medici).

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