sabato, Aprile 20, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiCustoza e Bardolino superstar al Vinitaly
Sapori nuovi e tradizionali dell’uva gardesana

Custoza e Bardolino superstar al Vinitaly

Passerella, oggi al Vinitaly di Verona, dei vini della sponda veronese del lago di Garda. In mattinata toccherà al Custoza, nel pomeriggio al Bardolino. Si comincia alle 11 con il «Superiore» e il «Passito», modi diversi di gustare il Custoza. Il loro disciplinare è stato approvato dal Comitato nazionale lo scorso 21 marzo, di conseguenza saranno in vendita dalla prossima vendemmia. Stamane è possibile assaporarli in anteprima: L’uvaggio è il solito del bianco tradizionale e dello spumante: Trebbiano toscano (dal 20 al 40%), Garganega (dal 20 al 40%), Trebbianello (dal 5 al 30%), Fernanda, Malvasia, Riesling italico, Pinot bianco e Chardonnay, da solo o congiuntamente in una percentuale oscillante fra il 20 e il 30. Il «Superiore» rappresenta un ulteriore passo avanti dei produttori verso l’eccellenza qualitativa. Il disciplinare prevede infatti una maggiore selezione nel vigneto, con un massimo di 12 tonnellate per ettaro, addirittura il 20% in meno di quella ammessa per il bianco di Custoza normale. Periodo di maturazione: almeno cinque mesi. Il «Passito» riscopre e valorizza una pratica tradizionale. Il quantitativo consentito è di 5 tonnellate per ettaro, che dovrà essere il frutto di un’attenta cernita. L’uva sarà quindi appassita sui solai. L’immissione al consumo, non prima del primo settembre successivo a quello della vendemmia. Alle 15 il convegno organizzato dal Consorzio di tutela del Bardolino sul «Superiore docg» (a denominazione di orgine controllata e garantita). Interverranno Marco Zaninelli, commissario straordinario dell’Apt del lago (parlerà della «Qualità del turismo legato alla qualità del vino»), Claudio Valente (Camera di commercio, industria, agricoltura), Fabio Poggi (presidente della Associazione strade del vino e dell’olio), Giuseppe Degli Albertini (presidente del Consorzio), Dominique Delteil, francese (responsabile scientifico dell’Istitut cooperatil du vin di Montpellier). Con 220 mila ettolitri, il Bardolino è diventato uno dei più importanti doc italiani. Tre anni fa alcuni produttori (la Cavalchina e Gorgo di Custoza, Colle dei cipressi di Calmasino, Giorgio Poggi di Affi, Le Fraghe di Cavaion, Villa Medici di Sommacampagna, Giv di Pastrengo, Costadoro, Guerrieri Rizzardi, Valleselle e Fratelli Zeni di Bardolino) si sono resi disponibili ad attuare un progetto pilota: in collaborazione con l’Icv di Montpellier, sotto la direzione dell’ingegner Jacques Rousseau e della Delteil, sono stati scelti uvaggi di «Corvina» e «Rondinella» molto meno produttivi, ma in grado di avere maggiore concentrazione zuccherina.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video