giovedì, Marzo 28, 2024
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Commedie e concerti per la nuova stagione

Dai mariti di Molière all’orchestra rumena

È ripartita dopo la pausa natalizia la stagione di spettacoli organizzata nel teatro Paolo VI di Desenzano. Il primo appuntamento si è tenuto all'auditorium «Celesti» di via Bagatta, dove sarà di scena il direttore Daniele Alberti, brillante pianista di fama internazionale. Il secondo appuntamento è in programma domenica 4 febbraio: un concerto sinfonico con l'Orchestra filarmonica di stato rumena. Le date dei concerti successivi sono il 11 marzo, il 22 e il 29 aprile, il 6 e il 27 maggio. Non solo musica, comunque. C'è anche il teatro. Sabato 10 febbraio la compagnia Arcobaleno metterà in scena la commedia di Molière «La scuola dei mariti», primo appuntamento del programma proposto dal Centro europeo di drammaturgia Ars Millenia. «Abbiamo voluto puntare sulla qualità, come del resto era avvenuto già nelle ultime edizioni: così si è potuto costruire un buon consenso attorno all'iniziativa», osserva Emanuele Giustacchini, nella duplice veste di assessore alla Cultura e vicesindaco di Desenzano. Il cartellone teatrale è stato inserito per la terza volta nel progetto «Altri percorsi», promosso dalla Provincia. Quanto alla musica, «quest'anno – spiega ancora Giustacchini – il repertorio sarà più ampio, proponendo generi musicali vari dedicati a strumenti diversi». Riproposta la formula dei «concerti lettura» in cui il musicista, nel caso specifico il maestro Alberti, spiegherà il brano, sottolineando i passaggi e i temi per poi eseguirlo per intero. «Per favorire la partecipazione e l'affluenza di un pubblico, abbiamo pensato al pomeriggio della domenica, nel segno della tradizione». Resta il rammarico che una realtà come Desenzano, pur con tutte le sue iniziative, non sia dotata di una struttura adeguata. Il «Paolo VI» è una sala che può accogliere non più di duecento spettatori. L'auditorium «Celesti», dove si tengono i concerti, ancor di meno. Si era parlato dell' acquisizione (con una convenzione o altre modalità), dello storico cinema «Alberti», ma la famiglia proprietaria non è riuscita a trovare un accordo con il Comune. L'unica soluzione potrebbe essere rappresentata dalla realizzazione ex-novo di una struttura. Ma in questo caso i problemi da affrontare sono molti: il reperimento dei fondi, ma soprattutto la localizzazione. Costruire un teatro in periferia non avrebbe senso, anche se i parcheggi in centro storico sono sempre più ridotti e, per di più, superintasati. Proseguono intanto nel centro sociale di via Castello i corsi dell'anno 2000/2001 dell' del Garda. Per poterli frequentare occorre aver compiuto i 55 anni d'età ed aver versato la quota d'iscrizione di 15 mila lire. Informazioni possono essere richieste all'ufficio Cultura. Maurizio Toscano

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