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Sabato 4 inaugurazione alle ore 17,00 con la presenza dell'artista

Dal 4 al 26 febbraio la personale di Athos Faccincani “L’immensità della luce” alla Gran Guardia di Verona

L’artista Athos Faccincani è stato chiamato ad esporre le sue opere nella strepitosa cornice di Palazzo della Gran Guardia di Verona (Piazza Brà 1). L’inaugurazione si svolgerà sabato 4 Febbraio alle 17,00 alla presenza dell’artista. In esposizione ci saranno circa 70 dipinti ad olio su tela che illustrano i quarant’anni di attività del Maestro e a trentasei dalla mostra sulla Resistenza a cui partecipò  l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

[…]  “In questa esposizione a Verona Athos Faccincani non mancherà di trasmettere, attraverso le sue opere, un senso profondo di solarità e vitalità, in cui realtà e fantasia si vestono di colori vibranti e la natura appare generosa.Nella sua pittura “semplice e leggibile” – come Faccincani stesso la definisce – luce e colore irrompono in forme riconoscibili che quasi sembrano danzare, davanti allo sguardo dell’osservatore, ad un ritmo antico ed ancestrale”. […] Questa è una parte del pensiero del sindaco Flavio Tosi.

Athos Faccincani nasce a Peschiera del Garda il 29 Gennaio 1951. Già da bambino dedica molte ore al disegno e alla pittura, ma deve fare molta attenzione e farlo di nascosto, in cantina, perché la madre è profondamente contraria alla pratica di tutto ciò che si possa considerare artistico. Per fare i compiti e studiare si alza alle quattro del mattino, perché il pomeriggio, segretamente e all’oscuro dei suoi genitori, è consacrato all’arte: fa il piccolo di bottega di artisti quali Guidi, Seibezzi, Novati; maestri che non gli insegnano solo le varie tecniche pittoriche, ma gli trasmettono anche il coraggio di portare avanti le proprie passioni e a credere nel proprio talento. È affiancando loro che Athos capisce che l’arte non può che essere parte integrante della sua vita, e che vuole diventare un pittore.

Dopo il diploma Athos comincia a dedicarsi alla pittura a tempo pieno, i suoi lavori giovanili di stile espressionista ritraggono spesso personaggi cupi e piegati dal peso della sofferenza. Per approfondire lo studio della figura egli entra nel mondo delle carceri, degli emarginati e negli ospedali psichiatrici. Athos riesce a far propria la sofferenza altrui e a trasmetterla sulla tela. Il giovane artista comincia a vendere le sue prime opere e a fare le sue prime mostre. Non passa molto tempo che qualcuno nota la forza e l’intensità espressiva dei suoi quadri e gli commissiona lavori più importanti e gli offre spazi sempre più prestigiosi dove esporre.

Alla fine degli anni ‘70 affronta il lavoro più importante della sua precoce carriera: gli viene commissionata una mostra sulla Resistenza; le sue Personali ricevono la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini che, colpito dalla forza dei sentimenti che i dipinti di Athos gli trasmettono e complimentandosi per aver rappresentato la guerra senza aver preso posizione, se non quella di un uomo dalla sensibilità straordinaria, lo nomina Cavaliere della Repubblica. Questa per l’artista è una grande conferma dal punto di vista lavorativo, ma dal punto di vista umano deve affrontare un periodo di crisi interiore perché confrontarsi con tanto dolore e sofferenza lo ha turbato nel profondo.

Per quasi un anno non si avvicinerà più ad un cavalletto.

Il Maestro invita tutti alla cerimonia inaugurale e, ovviamente, a vistare la mostra stessa.

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