sabato, Aprile 20, 2024
HomeAttualitàDiagnosi con la telecamera
L’innovativa capsula endoscopica sostituirà nel tempo la fastidiosa gastroscopia

Diagnosi con la telecamera

In futuro potrà sostituire il fastidioso esame della colonscopia o della gastroscopia. Al momento verrà impiegato nell’esplorazione più particolareggiata di quei tratti dell’apparato digerente o intestinale difficilmente rilevabili con i tradizionali esami. Anche all’ospedale di Desenzano arriva, dunque, la capsula endoscopica che, grazie a una telecamera miniaturizzata, consentirà di eseguire un ampio numero di esami nel campo della diagnostica endoscopica. L’apparecchiatura, donata dall’Associazione Studio e Prevenzione Tumori di Desenzano presieduta dal dottor Ambrogio Colombo, da sempre impegnata nella ricerca e nella lotta ai tumori, è stata messa a disposizione del Reparto di Medicina Generale del «Montecroce», diretto dal dottor Walter Piubello. «Questa capsula – spiega il primario – contiene una microtelecamera, una minuscola batteria e una fonte di luce interna in grado di fotografare, con due immagini al secondo, tutto il tratto digestivo. Il paziente, a digiuno e dopo preparazione intestinale come per l’esame della colonscopia, ingerisce la capsula. Durante l’indagine, i segnali emessi dalla stessa sono captati da sensori posizionati a livello addominale e trasmessi a un piccolo registratore portatile come avviene per l’holter cardiaco». L’apparecchiatura, però, non sostituirà per il momento come si diceva, la gastroscopia o la colonscopia. «L’utilizzo della capsula – precisa infatti Piubello – anche per il suo costo elevato (circa 500 euro) trova il maggiore impiego per ora in casi ben precisi che riguardano lo studio di tratti dell’apparato digestivo poco esplorabili». Dunque, è possibile che negli anni futuri, la capsula endoscopica in ambito diagnostico e di screening possa trovare ampia diffusione, in particolare quando i costi saranno abbattuti e la metodica standardizzata. Poche le controindicazioni: stenosi del lume intestinale, quali possono riscontrarsi in corso di morbo di Crohn. «Desidero ringraziare l’associazione Studio e Prevenzione Tumori e il suo presidente dottor Ambrogio Colombo – ha detto il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Mauro Borelli – perché ci ha permesso di dotare il nostro ospedale di un’apparecchiatura di alta tecnologia medica, frutto delle ricerche dei bioingegneri».

Nessun Tag Trovato
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video