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Mantova Teatro 2008-2009 ospita, venerdì 28 novembre alle 21 al Teatro Sociale,

DIE PANNE ovvero La notte più bella della mia vita

Mantova Teatro 2008-2009 ospita, venerdì 28 novembre alle 21 al Teatro Sociale, Die panne ovvero La notte più bella della mia vita, ultimo spettacolo prodotto dalla Compagnia delle Indie Occidentali, su un testo di Friedrich Dürrenmatt. Lo spettacolo fa parte del cartellone della stagione di prosa invernale, organizzata dalla Fondazione “Umberto Artioli” Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, su incarico del Comune di Mantova. Sponsor dell'evento: Fondazione Banca Agricola Mantovana.Nei panni del protagonista, l'automobilista in panne Alfredo Traps, c'è Pietro Bontempo, attore e regista teatrale dalla lunga e ricca esperienza, oltre che protagonista al cinema e in tv di produzioni di successo, come la fiction Uno bianca. Bontempo è stato scelto per prendere il posto di Gianmarco Tognazzi, costretto ad abbandonare il progetto a causa di sopravvenuti impegni. In Die panne Pietro Bontempo si misura con un ruolo complesso, caratterizzato dai sottili e delicati risvolti psicologici del personaggio e offre, così, una delle sue interpretazioni drammatiche più intense.Un banale incidente, l'automobile in panne, costringe il rappresentante di tessuti Alfredo Traps a una sosta indesiderata. Cercando aiuto trova ospitalità a casa di un vecchio giudice, che si trova in compagnia di due amici: un pubblico ministero e un avvocato in pensione. I tre illustrano all'ospite, con l'intento di coinvolgerlo, il loro unico passatempo: fingere di celebrare nuovamente alcuni processi fondamentali per la storia, come quelli a Socrate, a Gesù e a Federico di Prussia. Tra una bottiglia di e l'altra, Traps si ritrova imputato in un vero e proprio processo e, in un'atmosfera sempre più inquietante, il gioco si fa realtà. Il protagonista parla e si confessa. La sua vita mediocre sembra acquistare improvvisamente risvolti inaspettati. Si scopre che Traps ha effettivamente compiuto un delitto divenendo l'amante della giovane moglie del suo principale che, avvertito anonimamente dell'accaduto dallo stesso Traps, è morto a causa di un infarto. Il delitto compiuto da Alfredo Traps è il frutto di una mente assolutamente innocente e inconsapevole. La sua cattiveria è originaria e, come tale, esente da sensi di colpa. A meno che qualcuno non intervenga a fargli notare che ha compiuto un delitto, a fare emergere i ricordi dalla nebbia di un passato neppure tanto remoto, così come hanno fatto i suoi commensali che lo hanno ospitato processandolo, come sono abituati a fare con tutte le persone che si trovano a ospitare. E così, raccontando le vicende della propria vita, rivelando il mistero del suo successo economico, Traps si trova di fronte alla prova della sua colpevolezza e si autoinfligge la condanna a morte che gli era stata sanzionata per gioco. Per Dürrenmatt, quindi, siamo tutti colpevoli: il racconto ne è soltanto la dimostrazione attraverso il paradosso..——–L'autore.Friedrich Dürrenmatt fu scrittore, drammaturgo e pittore. Dopo la Seconda guerra mondiale, ispirato dalla lettura di Lessing, Kafka e Brecht, iniziò a scrivere racconti brevi e pièces teatrali. Le sue prime opere sono ricche di elementi macabri e oscuri, trattano di omicidi, torture e morte. Insieme al connazionale Max Frisch è stato protagonista del rinnovamento del teatro di lingua tedesca, trattando in chiave grottesca i problemi della società contemporanea e smascherando le meschinità nascoste dalla facciata perbenista e borghese della società svizzera.Il testo.La panne. Una storia ancora possibile è uno dei romanzi brevi più significativi di Friedrich Dürrenmatt, in cui vengono indagate le passioni e i sentimenti umani. Il testo teatrale, diretto magistralmente da Armando Pugliese, assume contemporaneamente i toni cangianti del leggero, del comico, dell'angosciante, del tragico e coinvolge lo spettatore nello stesso modo in cui cattura il protagonista. Il tema dominante è il conflitto dell'individuo con un mondo intimo, mostruoso e ignoto, comune a tutti noi. Uscita nel 1956, la novella (una trentina di pagine) ebbe notevole successo e spinse il suo autore a riscriverla in diverse versioni drammatiche: un radiodramma trasmesso dalla radio svizzera e un dramma per il palcoscenico. Di La panne esiste anche una versione cinematografica, diretta da Ettore Scola e interpretata da Alberto Sordi, dal titolo La più bella serata della mia vita (1972).

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