Non sarà più vantaggioso per il comune acquistare lo storico palazzo Marchetti invece che averlo in uso per trent’anni e sborsare attorno ai 10 miliardi, per poi sloggiare o rinnovare l’esorbitante affitto probabilmente maggiorato? Lo domandano in un’interpellanza i consiglieri del Patto, Severino Bombardelli, Alessandro Campetti, Alberto Crepaldi e Mario Matteotti. La «curiosità» va oltre. Vogliono sapere il nome del professionista incaricato del restauro, previsto sui 7 miliardi, che sarà nominato dai proprietari, mentre la salata parcella la pagherà il comune.Constatata la portata dell’intervento di sistemazione del cinquecentesco edificio, al sindaco Veronesi sono stati chiesti i motivi per cui ha rinunciato ad indicare il nome dell’architetto progettista o almeno a decidere i criteri di scelta. Gli interroganti prendono lo spunto dal protocollo d’intensa firmato lo scorso 29 giugno tra il sindaco ed i due eredi del compianto colonello Marchetti, diventati alla sua morte proprietari del palazzo. Il documento sarà operativo entro tre mesi, cioè dal 29 prossimo 29 settembre, con la stipula dell’accordo definitivo. «Oltre al restauro a spese dell’ente municipale – hanno commentato al giornale gli esponenti del Patto – vi è un’altra clausola assai onerosa. Riguarda la disdetta del contratto d’affitto del ristorante posto al piano terra del palazzo, che scadrà il 30 aprile del 2002. Da tale data e fino a quando disporrà dello stabile, il comune dovrà versare alla proprietà dell’immobile il mancato introito dell’affitto del ristorante ammontante a circa 6 milioni e 500 mila al mese, rivalutabili in base all’Istat. Saranno 2 miliardi e 340 milioni al termine del trentennio. Non è tutto. Le casse municipali dovranno anche corrispondere al ristoratore la perdita di avviamento, valutabile in qualche centinaia di milioni. Con un impegno così importante da parte pubblica – concludono i consiglieri interroganti – i privati si sono perfino riservati di indicare il tecnico a cui affidare la progettazione architettonica e la direzione dei lavori che sono stati preventivati in 7 miliardi. Se non vi saranno imprevisti, la spesa comunale per destinare palazzo Marchetti a fini culturali ed istituzionali supererà i 300 milioni all’anno per un trentennio. I chiarimenti richiesti ci sembrano necessari ed urgenti».
Nessun Tag Trovato