venerdì, Aprile 19, 2024
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Entro autunno riprenderanno i lavori di ampliamento e completamento della struttura situata in località Risare. Tennis, calcio, nuoto e un centro di salute

Diventerà la cittadella dello sport

Due campi da calcio, una piscina coperta e una all’aperto, quattro campi da tennis: è così che l’amministrazione guidata da Davide Bendinelli sogna il centro sportivo in località Risare. La struttura venne iniziata in occasione dei mondiali di Italia ’90, ma a tutt’oggi il campo sportivo, l’unico impianto costruito, non è agibile. Ora il sindaco e i suoi collaboratori pensano non solo di completare l’opera, ma anche di arricchirla. «L’obiettivo è quello di farne il punto di riferimento dell’attività sportiva nella nostra zona» dice Bendinelli. Quando si comincia? Presto, entro l’anno. Addirittura per l’autunno, secondo le intenzioni del sindaco. L’avvio del centro sportivo figura infatti tra le opere pubbliche del 2003 elencate nel piano triennale recentemente approvato in Consiglio comunale. La voce di spesa è ingente: 7 milioni di euro, quasi 14 miliardi delle vecchie lire. O meglio, 7 milioni e 600 mila euro, più di 15 miliardi, quindi, se si mettono in conto anche il secondo campo e il centro tennis. «Ma il centro sportivo verrà realizzato attraverso il project financing. Abbiamo già qualche imprenditore che si è già fatto avanti» afferma Bendinelli. Il project financing, la finanza di progetto, è uno strumento finanziario innovativo per la pubblica amministrazione italiana, anche se all’estero viene già utilizzato da parecchio tempo. Consiste sostanzialmente nel far realizzare un’opera di interesse pubblico ad operatori privati, che recuperano il loro investimento attraverso la gestione della struttura. L’ente pubblico ci mette dunque l’idea, lo spazio e le autorizzazioni, ma non tira fuori quattrini (o ne spende molto pochi rispetto al bene acquisito), ritrovandosi comunque con l’opera realizzata. La formula può adattarsi a un acquedotto, a una funivia, a una casa di riposo, a una strada, a una galleria, purché ci sia una tariffa che permetta agli investitori privati di incassare. Può andar bene dunque anche per un centro sportivo, se la redditività è adeguata a remunerare il capitale. «Nel caso di Garda», puntualizza Bendinelli, «è evidente che i soli impianti sportivi non sembrano in grado di dare sufficiente ritorno a chi investirà il proprio denaro nella costruzione del centro sportivo. Stiamo pensando quindi alla possibilità di integrarlo con un centro benessere, un ristorante e una struttura ricettiva, che offrono appetibilità all’intervento e che sono comunque interessanti sotto il profilo turistico. L’ambizione è quella di avere società sportive che scelgano la nostra località per la loro preparazione agonistica». La piscina coperta, secondo i desiderata della maggioranza che guida il Comune, sarà di venticinque metri. Il secondo campo da calcio servirà per gli allenamenti, evitando così di stressare il fondo dell’impianto principale. In più, la realizzazione del secondo campo da pallone e degli impianti tennistici presso il nuovo centro sportivo libererebbe poi una grossa area nei pressi del centro storico, quella attualmente occupata dal vecchio stadio comunale intitolato ad Adriano Cometti e dal circolo tennis.

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