sabato, Aprile 20, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiDocumenti e testimonianze sulle tragedie del '900
Una mostra contro la guerra. L'OBBLIGO DEL RICORDO

Documenti e testimonianze sulle tragedie del ‘900

Dalla Boemia all’Albania, passando per la Grande guerra, i campi di sterminio nazisti, la vergogna dell’8 settembre. Questo e altro è stata la rievocazione storica per bocca dei protagonisti di questo secolo di guerra, emersa a conclusione della bella mostra fotografica e di cimeli sulle guerre del secolo XX realizzata a Campi. Una serata del “ricordo”, ma anche della protesta e della proposta, la protesta verso le insensibilità della politica anche attuale e la proposta di una nuova “lettura” della guerra a pro dei giovani, che devono imparare e soprattutto “sapere”.Il tasto del rapporto con i giovani è stato battuto parecchie volte nel corso della serata, segno dell’attenzione che tutti i reduci hanno verso chi li può intendere. «Ricordare per non dimenticare», questo il motto scelto dagli organizzatori per la piccola-grande mostra, conclusa domenica scorsa, e che rappresentava tanta parte del Novecento, un secolo complesso, denso di avvenimenti drammatici. «Dall’impero austroungarico alla Liberazione», la guerra era al centro della riflessione e anche delle testimonianze dei reduci, riuniti per la prima volta in numero così significativo. Ottimo quindi il successo della mostra di foto e oggetti, tutti ritrovati nelle vecchie case, sulla Rocchetta o sul Tombio, quindi “prestati” ai solerti organizzatori della mostra, i due giovani Lorenzo Malacarne e Katia Apolloni, aiutati dai loro compaesani, come la zia Palma Malacarne e Dante Malacarne. Un successo sanzionato dai rappresentanti intervenuti, il circolo culturale “Campi 91” con Renzo Ricci, l’Ana, il Comune di Riva con Tomaso Benamati e Luigi Marino. Dopo il ricordo della signora Anna Lorenzi, classe 1909, ritratta da bambina davanti alla Schneekirche tra Austria e Boemia con un gruppo di bambini sfollati e purtroppo scomparsa da poco, hanno iniziato a raccontare i protagonisti di questo secolo della guerra. Oltre una decina i testimoni e reduci, con le loro storie raccolte da Graziano Riccadonna, a volte commoventi, a volte sorprendenti, ma tutte coinvolgenti e seguite con attenzione dal pubblico che stipava letteralmente le scuole. Bruno Zambotti racconta gli anni della prigionia nel Lager, dopo la vergogna dell’8 settembre, con una serie di documenti di prima mano, foto incluse. Settimo Bosetti prosegue la testimonianza dei Lager con un monito alla memoria e alla vigilanza attiva contro il pericolo di dimenticare; Pietro Gusmerotti, classe 1909, il più anziano tra i reduci, narra i sette anni della sua guerra in Francia e Yugoslavia con tutta la passione e il dolore per le sofferenze; il dottor Arrigo Guella racconta fatti del fronte sotto l’urto degli opposti nazionalismi, e offre la giberna che sembra fosse di Garibaldi ai Campi; Lino Gobbi parla della tremenda esperienza degli alpini in Russia e della tragica ritirata. E’ poi la volta di alcuni internati, Benito Malossini presenta i documenti di Lager in Germania e Francia, Guido Hüller parla della vita da reclusi nei campi di lavoro dopo la disfatta in Macedonia, Dante Malacarne presenta il suo 8 settembre in Francia quando il reparto passò ai francesi. Colpisce dell’iniziativa il rapporto strettissimo tra documento e testimonianza viva, in quanto il dato scritto è immediatamente trasferibile e riscontrabile nel vissuto. Naturale a questo punto l’appello ai giovani e alla scuola, a dar spazio a queste testimonianze, perché sono talmente significative che parlano da sole. E naturale l’apprezzamento del progetto «Ricordare per non dimenticare».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video