sabato, Aprile 20, 2024
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Ministero della razza Vergogna cancellata Un cippo davanti al palazzo che ospitata l’ente della Rsi

Doppia iniziativa sulla Liberazione

Due nuove tappe per il cammino ideale di riscoperta della memoria e della storia locale di Desenzano. La nuova iniziativa s’intitola «1945-2005: un percorso di pace lungo 60 anni» e si articola appunto in due momenti. Oggi si svolge la lettura di alcune pagine del testo «Storia di un paese» di Simone Saglia, il bellissimo libro che racconta le vicende di Desenzano tra il 1900 e il 1940, che mesi or sono è stato ristampato dopo il «tutto esaurito» della prima edizione. Il secondo appuntamento, il 2 giugno, sarà l’inaugurazione di un cippo per ricordare quella che durante la Repubblica sociale italiana fu sede del «Ministero della razza», l’organismo governativo cui era affidata la persecuzione degli ebrei nei terribili anni dell’Olocausto. La sede dell’infame «Ministero» era stata collocata proprio a Desenzano, nell’edificio all’angolo tra via Dal Molin e via Pasubio, che era stato preso in affitto nel 1944 dal governo repubblichino. Sul manifesto dei due appuntamenti si trovano così contrapposte due immagini, quella della stazione ferroviaria bombardata e quella dell’attuale Porto vecchio: una scelta che costituisce il richiamo al valore della pace conquistato con la Liberazione e tutelato per 60 anni. L’iniziativa, voluta dall’assessorato ai Servizi sociali e da quello all’Istruzione, inizierà il 25 maggio alle ore 21.15 in Castello con «Storia di un paese- Desenzano 1900-1940», il libro di Simone Saglia pubblicato nel 1978 e recentemente riedito dalla Grafo, riletto ed interpretato dall’associazione Viandanze. Il testo di Saglia, responsabile del centro di cultura «Bazoli», tratta delle memorie e delle nostalgie di Desenzano tra il 1900 ed il 1940, proponendo un collegamento tra la storia locale e quella italiana ed europea a cavallo tra le guerre mondiali. «Viandanze» si è proposta di riportare all’oralità i personaggi protagonisti del testo di Saglia, utilizzando sia la parola che i suoni e le immagini in una sequenza quasi cinematografica. Il 2 giugno alle ore 15.30, all’angolo fra via Tomaso dal Molin e via Pasubio, sarà scoperto un cippo per ricordare quella che durante la repubblica di Salò fu sede del «Ministero della Razza». Il testo riporta una citazione di Primo Levi «Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa, andando per via, coricandovi, alzandovi; ripetetele ai vostri figli!» ed il richiamo alla destinazione dell’edificio negli anni 1944-’45. Sono previsti gli interventi di Rodolfo Bertoni, vicesindaco, e di Gaetano Agnini, esperto di storia locale. «L’appuntamento del 2 giugno rappresenta un atto riparatore all’aver ospitato l’odioso ente – afferma Agnini -. Allo stesso tempo, una testimonianza per ricordare, come monito, le parole scolpite sulla lapide di Auschwitz: mai più!».

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