giovedì, Aprile 25, 2024
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E a Garda le poesie si appendono al muro per essere votate

Calle dei Sottoportici è uno dei vicoli più fotografati del centro storico: quello che si suol dire uno scorcio caratteristico. Nei giorni scorsi la frequenza dei clic dei turisti si è amplificata. Perché lungo la viuzza erano stese a mò di lenzuola decine di poesie. Merito d’un artista milanese ormai divenuto gardesano a tutti gli effetti: Adriano Foschi, in arte De Melo, con studio proprio nel tipico vicoletto del centro rivierasco. È stato lui a lanciare alla biblioteca comunale l’idea delle «Poesie al muro». Ne è nato un singolare concorso poetico. Il successo è stato immediato: una settantina di scritti di più di trenta autori. Ancora più alto è stato il coinvolgimento per le votazioni, avvenute in strada: ai seggi si sono presentati in trecento. Forse mai in paese s’era manifestato prima un simile interesse per la poesia. «Il primo concorso libero di poesie da appendere ai muri», dice Adriano Foschi «è nato come una vera e propria esigenza popolare di comunicazione e creatività». Le composizioni pervenute all’atelier di De Melo sono state dunque prese e attaccate a dei fili da bucato lungo la via, lasciandole lì a sventolare sinché non si fossero logorate. I passanti potevano leggerle, commentarle e, come s’è detto, anche votarle. E ai loro voti si sono aggiunti i giudizi dello stesso Foschi e di Andrea Torresani. Vincitrice per i componimenti in dialetto gardesano è risultata, con pieno merito, Grazia Gaburro Simonelli con una «Lettera per il paradiso» inviata al marito scomparso. «Una grossa sorpresa, con dei versi di struggente malinconia e di grande umanità» commenta l’assessore al turismo Antonio Pasotti. Al secondo posto «La cà de le rondole» di Massimiliano Zermini, che alla poesia a soggetto benacense ci si dedica, con ottimi risultati, da anni. Terzo Tito Ragnolini, gloria del calcio locale, che con la sua «Maggio» ha cantato le tradizioni mariane del paese e i successi politici del nuovo sindaco Davide Bendinelli. Nella sezione in lingua italiana si è imposto Mauro Bellinazzi con la classicheggiante «Vol di passerotto». Dietro di lui in graduatoria figurano Carla Collesei Billi con «Bevo il tempo» e Maria Luisa Pedrotti Rigo con «Poesia d’amore». Segnalati anche Manuel Dall’Ora, Marco Gelmetti, Paolo Paoletti, Francesca Vianini, Roberto Sensi, Giovanna Marchi, Davide Foschi, Graziano Lorenzini, Lucia Gandini, Patrizia Garneri e Alberto Paon. «L’iniziativa è stata sicuramente interessante e coinvolgente e merita di essere ripetuta» dice Pasotti. Magari, suggeriamo noi, estendendola ai turisti che scelgono Garda per le vacanze: erano molti i villeggianti, anche stranieri, che in questi giorni si mostravano incuriositi e interessati dalle «Poesie al muro».

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