giovedì, Aprile 25, 2024
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Il sindaco in Consiglio non si sbilancia sulla consultazione pubblica e conferma il «progetto di finanza»: «Escludo che quest’opera possa farla il Comune»

È bufera sul nuovo porto«Referendum in paese»

Minoranza all’attacco del nuovo porto, da 300 posti barca che l’amministrazione comunale vuole realizzare con «project-financing» (progetto di finanza). La maggioranza consigliare ha votato il bilancio di previsione 2008 e il piano triennale delle opere, con inserita la realizzazione della nuova struttura portuale, per 10 milioni e 500 mila euro.Il sindaco Bendinelli ha esordito: «La nostra economia turistica deve essere riqualificata con servizi validi. Solo dopo aver la certezza della realizzazione del parcheggio in via Madrina (dietro alla banca Popolare all’incrocio con la strada per Marciaga), passeremo al progetto di finanza per il nuovo porto. Opera necessaria per il riordino delle barche abusive ormeggiate e per la richiesta di nuovi posti barca. L’area si estenderà molto probabilmente sul lungolago dal Molo San Carlo (dove attraccano i battelli Navigarda) fino all’Hotel Du Park, prima della spiaggia Corno».Fabrizio Comencini, capogruppo di minoranza, sottolinea: «Sembra un progetto a divenire, invece è già tutto fatto. Il promotore privato, facile pensare sia il signor Lepanto, visto il cantiere in corso ai piedi della Rocca, dove è appeso il cartello del proprietario, che ha già impianti portuali nel bresciano e a Monfalcone. La mia è solo una supposizione, ma come si sa un indizio è solo un indizio, tre diventano una prova».E ancora: «Come è arrivato questo progetto, fulmine a ciel sereno senza che nessuno ne sapesse niente? Questo non è un porto per i pescatori di Garda, è una speculazione, pure legittima, che non porta interesse al paese. Una struttura di 40 mila metri quadrati di bacino, con 2500 metri cubi di edificato in riva al lago, sono tantissimi. Altri 300 posti, aggiunti ai 300 esistenti, visti i circa 3800 abitanti di Garda, fanno un posto barca ogni 6 residenti. Nella relazione del progetto, inoltre è previsto anche un cantiere nautico nell’entroterra di Garda, ma a chi possono davvero servire queste opere milionarie? Qual è il futuro del nostro territorio? Gli amministratori hanno responsabilità quando fanno delle scelte». «Io mi sentirei molto più tranquillo», conclude, «se andassimo a consultare la popolazione, anche con un referendum, visto che ipotecheremo il nostro lungolago per decenni e che si cambierà la fotografia di Garda».Richiesta cui il sindaco non ha dato risposta, distratto forse dal suo cellulare; non ha quindi accolto l’idea di una consultazione con i cittadini. Beniamino Zermini, ha aggiunto al collega di opposizione: «Mi sta molto a cuore la navigazione sul lago, visto che sono un’appassionato di barca, ma questo progetto ha un impatto terribile: non si interviene su un’area qualsiasi, seppure siano tutte preziose, ma si incide sulla parte migliore del paese, sulla passeggiata in riva al lago, dove esistono già due strutture portuali. Con 343 metri di frangionde, avremo un unico porto che parte dalla piazza Capitani e arriva fino al Du Park, quindi metà del fronte lago che verrà coperta da una continua struttura portuale. Durante la stagione turistica, visto che si utilizzano le barche soprattutto nei due mesi estivi, (poi lasciate in deposito nei porti), si creerà un caos viabilistico e il nuovo parcheggio, invece di risolvere i problemi dei posti macchina, andrà a finire a servizio all’area portuale. Se invece il porto è un buon affare non vedo perché non lo debba fare ridimensionato il Comune».Bendinelli replica: «Scarto a priori che sia il Comune a fare il porto: abbiamo il dovere morale di farlo in finanza di progetto. Non c’è l’etichetta di chi lo farà e noi avevamo inserito nel programma elettorale la riqualificazione e l’ampliamento del porto, quindi visto che la gente ci ha votato, vuol dire che ha condiviso il progetto». «Faremo in modo», aggiunge, «di creare un porto con minor impatto possibile. La cubatura prevista servirà a ridisegnare l’attuale stato dell’edificio del lido e della sede della Lega Navale. Il cantiere navale nell’entroterra è ancora tutto da vedere e il nuovo porto servirà a sistemare le boe abusive, circa 130-150 concentrate davanti al Du Park».

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