giovedì, Aprile 25, 2024
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Ora parte la corsa per chiedere i permessi. Firmata l’ordinanza anche per rimuovere i natanti abbandonati sulle spiagge e nelle aree demaniali. Su 336 galleggianti 214 sono risultati privi di autorizzazione. Ne saranno concessi solo 350 e sarà vietato s

E’ guerra alle boe abusive

Parte la guerra alle boe abusive e alle imbarcazioni lasciate sulle spiagge nel territorio comunale di Torri del Benaco. È stata emessa pochi giorni fa, a firma del responsabile del Servizio demanio idrico lacuale del Comune, geometra Valentino Peroni, l’ordinanza di rimozione delle boe prive di targhetta identificativa, dei relativi corpi morti e dei natanti abbandonati sulle spiagge o aree demaniali sul territorio comunale, come si legge nel provvedimento. È partita così la regolamentazione, da anni attesa ed invocata da più parti, per un problema che, specie nell’ultima stagione turistica, è stato al centro di feroci polemiche. Durante l’estate dell’anno scorso erano stati molti gli esposti, sia verbali che scritti, arrivati sul tavolo dei carabinieri, da parte di ospiti, turisti e proprietari di imbarcazioni che si sono ritrovati, a fianco della propria barca, natanti ormeggiati a boe abusive. Sulla vicenda era stata aperta un’idagine dai carabinieri nautici e gli esiti sono arrivati in Procura. Dagli esposti erano scaturiti poi pure i controlli da parte dell’Ispettorato di porto di Verona che, con l’ausilio della motovedetta dei carabinieri di Torri, aveva provveduto ad un «repulisti» riguardante i porti di Malcesine, Brenzone, Castelletto e Torri del Benaco. Proprio in paese, all’inizio della stagione turistica, erano state rimosse boe ed imbarcazioni nello specchio d’acqua immediatamente a sud dell’attracco del traghetto, di competenza dell’Ispettorato di porto, mentre molte altre erano state spostate dai proprietari proprio per evitare multe e sequestri. Erano però rimaste al loro posto le boe abusive e le barche ormeggiate nella parte di lago di competenza del Comune. Una decisione che aveva fatto discutere ma che aveva anche consentito, di fatto, di non creare screzi con i titolari delle barche in piena stagione turistica, alcuni dei quali ignari o semplici affittuari stagionali di boe ritenute erroneamente regolamentari. «Nelle settimane scorse», ha illustrato il comandante della polizia municipale, Domenico Tenca, cui ora tocca la responsabilità di vigilanza sul rispetto delle norme nautiche nello specchio d’acqua di competenza comunale, «abbiamo compiuto sopralluoghi sia a terra che in acqua, grazie alla collaborazione con la motovedetta dei carabinieri di Torri, cui va il nostro ringraziamento». Dopo le verifiche la conferma ufficiale di quanto già si sapeva, messa ora però nero su bianco in una relazione tecnica che il comandante ha depositato sul tavolo del sindaco, Giorgio Passionelli. Interessanti i risultati del censimento, che dà l’avvio ufficiale al tentativo di regolarizzare la situazione. «Su 336 boe posizionate nello spazio acqueo comunale», ha rivelato il comandante, 212 risultano regolarmente concesse, mentre altre 124 risultano prive di autorizzazione». Quasi il 30 per cento delle boe presenti sul territorio comunale, dunque, sarebbe abusivo. Ma non è tutto. Sulle spiagge demaniali e comunali i poliziotti municipali hanno fotografato piccoli natanti apparentemente abbandonati, ma in realtà incatenati ad alberi o a reti, utilizzati in estate dai proprietari delle imbarcazioni per raggiungere le imbarcazioni ormeggiate alle boe. Dall’Eremitaggio, a sud di Torri, ai Canevini, a località Saldam e fino a Frader e a Pai, sono state riscontrate irregolarità e occupazione di suolo pubblico. «Anche questi piccoli natanti», ha confermato ancora il comandante, «rischiano la rimozione se non saranno spostati dalle spiagge». Da poco il Comune ha anche sottoscritto un contratto con una ditta, la Dimec Srl di Valeggio, per rimuovere boe abusive, natanti e quant’altro di non regolare posto nelle acque o sulle spiagge di Torri. Dalla copia del contratto con la ditta si capisce che, economicamente, davvero non è conveniente farsi rimuovere l’imbarcazione: i prezzi salgono da 200 fino ai 2.500 euro, più Iva, a seconda della lunghezza del natante, e oltre alle spese di custodia e trasporto della barca in un ricovero. «Il piano delle boe è pronto», ha commentato il sindaco, Giorgio Passionelli, «anche se sarà modificabile in base ad eventuali esigenze che dovessero evidenziarsi successivamente. Con i capigruppo delle minoranze abbiamo già concordato il da farsi. A breve creeremo una commissione che valuti la opportunità, in associazione con altri Comuni e con il placet della Regione, di affidare o meno tutta la gestione della problematica all’Azienda gardesana servizi». Una procedura questa, che implicherebbe la cessione delle competenze comunali all’Ags e solleverebbe da questa incombenza i Comuni. «Il 2006», ha concluso il sindaco, «sarà un anno di transizione, in attesa di definire la faccenda del piano boe una volta per tutte. Vogliamo però un po’ di ordine e di regolarità subito, per evitare che le boe abusive spuntino come funghi, creando confusione, proteste o esposti. Chi otterrà la nuova concessione per una boa per la stagione turistica 2006 non avrà diritto di prelazione nel piano definitivo. Chi invece era già titolare di regolare concessione da prima, verrà tenuto in considerazione. Voglio ribadire che è proibito subaffittare la boa. Solo i ristoranti o gli alberghi, che possono ottenere al massimo tre concessioni, possono dare temporaneamente la disponibilità della boa ai loro clienti». Infine un appello:«Mettersi in regola è la cosa migliore perché effettueremo controlli e rimozioni anche durante la primavera e la stagione turistica, se ci saranno situazioni irregolari». Gerardo Musuraca Torri. Se da una parte è partita la prima tranche dell’operazione di ripristino della legalità su acque e spiagge comunali, contemporaneamente è stato pure emesso l’avviso per poter richiedere l’assegnazione di una boa autorizzata e regolamentare. «Sarà 350 il numero complessivo di boe che potranno essere concesse a Torri», ha ribadito il sindaco, Giorgio Passionelli, «ovviamente conteggiando anche quelle già presenti e autorizzate». I termini per presentare la domanda scadranno il 15 marzo prossimo e l’autorizzazione, non rinnovabile, sarà valida esclusivamente fino al mese di dicembre di quest’anno. Il numero di ormeggi concessi comunque dovrebbe essere congruo rispetto alle esigenze. Se le boe censite finora sono state 336, di cui 124 abusive, è possibile credere che il numero di 350, tutte regolari, possa soddisfare buona parte delle richieste e possa fare introitare diversi soldi alle casse comunali. Il costo complessivo per la concessione di una boa è di 250 euro in tutto. Cosa accadrà dopo il mese di dicembre di quest’anno dovrà stabilirlo una apposita commissione consiliare, che dovrà anche decidere se appaltare o meno la gestione di tutto il problema boe alla Azienda Gardesana Servizi. Il punto era stato anche oggetto di discussione in una seduta del consiglio comunale e, prima ancora, di una riunione tra i capigruppo consiliari e il primo cittadino. Ma tutto era stato infine rinviato in attesa di conoscere il piano delle boe ed in attesa proprio dell’insediamento della costituenda commissione consiliare.(g.m.)

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