Tra gli incarichi si prende anche l’energia, che era stata promessa ad Ale Pacher.
Il governatore trattiene a sé pure università e sviluppo, che erano dell’ex Salvatori Trenta competenze
E’ un Super-Dellai: per lui trenta competenze
E’ un super-Dellai quello che esce dal decreto con cui lo stesso presidente della giunta ha nominato gli assessori provinciali e distribuito gli incarichi. Il governatore ha mantenuto per sé una grande fetta di attribuzioni, alcune di importanza strategica come l’energia che era stata promessa al leader del Pd Alberto Pacher. Ma Dellai ha dato anche una spiegazione di quello che ad alcuni è parso come un gigantismo ingiustificato: per affrontare la crisi economica, che nel 2009 dovrebbe ulteriormente aggravarsi, serve una regia forte e le redini devono essere, ben salde, nelle mani di chi guida l’esecutivo.Ma vediamo quali sono le competenze più importanti che il presidente ha trattenuto. Solo in campo economico spiccano: gli affari finanziari, il patrimonio e demanio, le società controllate e partecipate e gli indirizzi di politica economica compresi i rapporti con Trentino sviluppo, questi ultimi attribuiti in precedenza all’assessore Marco Benedetti. Un altro settore cruciale sono le politiche del lavoro, la competenza in materia di collocamento e avviamento al lavoro, l’addestramento e formazione professionale e, nel medesimo ambito, la costituzione e il funzionamento di commissioni (comunali e provinciali) di controllo sul collocamento. Sempre in chiave di superamento della crisi, un ruolo importante rivestono le politiche a favore dei giovani, mentre dall’ex assessore Gianluca Salvatori Dellai eredita sia università e ricerca scientifica (più edilizia e assistenza universitaria), che il coordinamento delle politiche comunitarie e gli interventi per lo sviluppo locale. Tra le funzioni strettamente di competenza del governatore, gli affari istituzionali, l’organizzazione e il personale, ma anche l’informazione e la comunicazione. Da citare poi anche alcune materie tecnico-operative e legate alla gestione del territorio, come protezione civile, polizia locale e sicurezza urbana, servizi antincendi (funzioni delegate), corpo forestale, caccia e pesca. Di indubbio peso infine il coordinamento degli interventi per l’Interporto e l’Autostrada del Brennero. Un lungo elenco che permette di dire, senza timore di smentita, che il governatore non dovrà “limitarsi” a guidare la squadra di giunta e a prendere le decisioni politiche più importanti, ma sarà anche un assessore con competenze multiple e differenti. Il lavoro, insomma, non gli mancherà di certo, ma qualche collega di giunta lo avrebbe sgravato volentieri. Delle attribuzioni affidate ai singoli assessori parliamo nella pagina a fianco. Qui ci limitiamo a evidenziare che la mole di competenze trattenute da Dellai è anche numericamente superiore a quelle dei colleghi di giunta (anche se il peso specifico ovviamente varia). Se il governatore ne ha infatti 30, il vicepresidente Alberto Pacher è a quota 16, Marta Dalmaso 8, Alessandro Olivi 4, Mauro Gilmozzi 11, Tiziano Mellarini 12, Ugo Rossi 8, Franco Panizza 6 e Lia Beltrami Giovanazzi 5. La questione deleghe è stata anche al centro, ieri sera, dell’assemblea del Pd. Pacher ha annunciato che oggi parlerà con Dellai per chiedere la competenza sull’energia per sé e quella sulla formazione per la Dalmaso. L’attuale frammentazione di competenze è stata definita non funzionale all’efficienza delle mansioni. L’assemblea ha espresso anche la preoccupazione che il nuovo partito territoriale di Dellai sbilanci troppo la coalizione verso il centro.