venerdì, Aprile 26, 2024
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Itinerario turistico dal porto di Barbarano o da quello di Garda. Splendido esempio architettonico e naturalistico

Ecco l’isola Borghese

La splendida ed antica isola del Garda (o Borghese) è collegata anche con un servizio pubblico con la sponda veronese. Dal prossimo 2 maggio la Navigarda ha infatti istituito, il lunedì, mercoledì e venerdì (partenza ore 9.45, rientro alle 13), una corsa con il battello «S.Giulio» tra Garda e l’isolotto di proprietà della famiglia Cavazza. La motonave, di piccole dimensioni, che prima era in servizio sul lago Maggiore, potrà trasportare non più di cinquanta passeggeri per volta. Costo del biglietto, comprensivo della visita guidata all’isola che si trova al largo di San Felice del Benaco, sarà di 29 euro. Ma l’isola Borghese è servita da alcuni anni anche da un servizio di trasporto acqueo con la vicinissima sponda bresciana. Da maggio a settembre dal porto di Barbarano (situato tra Salò e Gardone Riviera) mollano gli ormeggi i due grossi motoscafi della famiglia Danieli che dagli anni Sessanta gestisce il trasporto pubblico non di linea con numerosi natanti nel porto di Barbarano. L’imbarco è fissato nei giorni di martedì e giovedì alle 9.30, il rientro alle 12 circa. Il prezzo di 27 euro (15 euro per bambini tra 6 e 12 anni, gratis per quelli più piccoli) comprende il trasporto, la visita guidata e un piccolo rinfresco con «assaggi» di prodotti locali della Valtenesi (olio, vini, stuzzichini). E’ indispensabile la prenotazione (tel. 0365.62294). L’Isola del Garda resta tuttora uno splendido esempio architettonico e naturalistico, grazie alla sensibilità delle varie famiglie che l’hanno posseduta, l’ultima delle quali, i Cavazza-Talbot, hanno saputo conferirle un ulteriore tocco di raffinatezza spalancandone le porte anche ai visitatori. Inizialmente, nel 1221, l’isola fu un eremo dove San Francesco d’Assisi istituì un semplice romitorio nella parte scogliosa. La villa venne invece costruita tra il 1817 e il 1830 dalla nobile famiglia bresciana dei Lechi. Successivamente nel 1890, su progetto dell’architetto Luigi Rovelli, venne realizzata una nuova grandiosa villa in stile neogotico-veneziano dall’allora proprietario duca Gaetano de Ferrari e da sua moglie l’arciduchessa Maria Annenkoff. Le facciate sono traforate da finestre arcoacute. Attorno ci sono poi delle grotte artificiali e lo stupendo parco naturale che risale al 1880 all’interno del quale sono conservate alcune essenze e specie arboree provenienti da tutto il mondo. Vi crescono palme delle Isole Canarie, olivi, lecci, lauri e conifere nord americane e dell’Oriente.

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