Inaugurato l’edificio e la mostra dedicati alla soprano. La madrina Katia Ricciarelli è arrivata dopo il taglio del nastro mentre ha dato forfait il vicepresidente della Camera on. Biondi

Ecco Palazzo Callas fra musica e ricordi

05/04/2003 in Avvenimenti
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Di Luca Delpozzo
m.t.

Non poca delu­sione, ieri sera a Sirmione, all’in­au­gu­razione del­la mostra su Maria Callas. La tan­to atte­sa mad­ri­na del­l’even­to, Katia Ric­cia­rel­li, suo mal­gra­do, è arriva­ta solo attorno alle ore 20 a causa di un ritar­do reg­is­tra­to nel viag­gio ver­so la peniso­la. Assente, invece, il vicepres­i­dente del­la Cam­era, Alfre­do Bion­di. Dopo un’at­te­sa pro­trat­tasi un’o­ra rispet­to a quel­la fis­sa­ta dagli orga­niz­za­tori (ore 18), final­mente c’è sta­to il taglio del nas­tro ad opera del sin­da­co Mau­r­izio Fer­rari, che ave­va al fian­co il pres­i­dente del­la Provin­cia, Alber­to Cav­al­li. Katia Ric­cia­rel­li, via tele­fono, ha comunque pre­ga­to il cura­tore del­la mostra Michele Nocera, di comi­cia­re pure la cer­i­mo­nia. Durante l’o­ra di atte­sa le autorità han­no potu­to ascoltare gli ind­i­rizzi di salu­to del sin­da­co, il quale ha ricorda­to che «palaz­zo Callas diven­terà un con­teni­tore cul­tur­ale di grande ril­e­van­za per Sirmione». Subito dopo gli inter­ven­ti di Cav­al­li e Nocera, è sta­to il turno del par­ro­co mons. Eveli­no Dal Bon che, dopo aver impar­ti­to la benedi­zione a palaz­zo Callas, ha fat­to dono al Comune di un prezioso cro­ce­fis­so del ‘600. E final­mente si sono potute spalan­care le porte di questo even­to allesti­to, lo ricor­diamo, per cel­e­brare l”80esimo anniver­sario del­la nasci­ta di Maria Callas. Let­tere, spar­ti­ti, doc­u­men­ti, cos­tu­mi di sce­na, audio­vi­sivi: una rasseg­na che con­tribuirà a conoscere ancor di più ques­ta grande can­tante del nos­tro tem­po. La mostra resterà aper­ta fino al prossi­mo 2 giug­no (dalle ore 10 alle 22 dal mart­edì alla domeni­ca).

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