giovedì, Aprile 18, 2024
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Inaugurato ieri il centro di eccellenza realizzato nella vecchia e diroccata fabbrica di Maina.
Dai magli ai volumi antichi, immagini di un passato orgoglioso

Ecco storia e segreti della carta

É stato inaugurato ieri mattina, nella Valle delle cartiere di Toscolano Maderno, il centro di eccellenza realizzato all’interno della vecchia e diroccata fabbrica di Maina Inferiore, costato sei milioni e 300 mila euro.Negli interrati si propongono le modalità di produzione utilizzate dal Quattrocento al Settecento, che prevedevano il maglio da carta, il tino e il torchio. Vengono mostrate anche le fasi conclusive della lavorazione: asciugatura, collatura, lisciatura e formazione delle risme. Al piano superiore esiste una raccolta di documenti: il primo, datato 1381, attesta ufficialmente l’attività nella valle. Sono inoltre esposti volumi antichi, stampati dalla famiglia Paganini. In altre sale si racconta il metodo usato dal Settecento all’Ottocento, con tre macchine «olandesi» e la prima continua in legno, ricostruita su disegno originale. Nel corpo a monte, invece, gli attrezzi del secolo scorso.E ancora: nel museo si trovano i laboratori di incisione e stampa, legatura, rasatura, arte e tecnica della scrittura; ambienti dedicati allo workshop divulgativo, ai convegni, ai momenti di relax e ristoro; una ludoteca per l’intrattenimento dei bambini.La gestione sarà affidata alla cooperativa «La melagrana». La sala dedicata ai maestri cartai, la più ampia, verrà utilizzata come luogo di incontro per associazioni d’impresa ed eventi promozionali. La struttura (2.900 metri quadri di superficie calpestabile, 14.036 metri cubi) deve ancora essere arredata.Dopo il taglio del nastro e la benedizione del parroco, don Fausto, il sindaco di Toscolano Paolo Elena ha ricordato che «il centro di Maina, costruito in due anni, testimonia secoli di sacrificio e di coraggio. La carta è stata il mezzo più importante per trasmettere conoscenze e sapere. Il nostro è un passato storico di cui andare orgogliosi. Il comune, la cartiera Burgo-Marchi e l’Associazione lavoratori anziani hanno costituito la Fondazione alla quale aderiranno anche il Vittoriale, la Regione Lombardia, l’Amministrazione provinciale e la città di Venezia. Tutti hanno remato dalla stessa parte, con un entusiasmo che ha messo le ali al progetto. Da oggi si apre un altro capitolo per lo sfruttamento dinamico della struttura».Girolamo Marchi, l’amministratore delegato del gruppo Burgo, ha legato l’inaugurazione di ieri con la festa per i cento anni della fabbrica in riva al lago, celebrata venerdì. «Ogni stabilimento possiede un’anima – ha affermato -: è la somma di emozioni e di storie di coloro che ci hanno lavorato. In passato gli operai portavano a spalle nella valle la materia prima, e ridiscendevano col prodotto finito. Il centro di eccellenza rappresenta il punto d’incontro di quanti sono passati da qui».Ad intervenire nel corso dell’inaugurazione anche il presidente della Provincia, Alberto Cavalli, l’onorevole Stefano Saglia, il rappresentante dell’associazione dei lavoratori anziani della cartiera Giorgio Bombardieri, il direttore generale delle 14 cartiere della Burgo-Marchi Franco Sanesi e numerosi sindaci della zona.Centinaia di persone hanno raggiunto, a piedi o sulle auto-navetta, la località all’interno della valle, per visitare i locali recuperati ex novo.

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