venerdì, Aprile 19, 2024
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L’Agenzia regionale per l'ambiente ha finalmente reso noti i risultati dell'indagine sull’intensità del campo elettromagnetico presente nelle vicinanze del maggiore elettrodotto di Castiglione

Elettrodotto: il Comitato ritorna all’attacco

L’Agenzia regionale per l’ambiente ha finalmente reso noti i risultati dell’indagine sull’intensità del campo elettromagnetico presente nelle vicinanze del maggiore elettrodotto di Castiglione, che attraversa la città dalla località “Belvedere” alla frazione “Prede”. Lo studio fu commissionato dal Comune su invito di Franco Tiana, presidente del “Comitato per la salvaguardia del territorio”, e la misurazione fu eseguita nel luglio 2003. Le conclusioni a cui giungono i tecnici dell’Arpa appaiono rassicuranti, perché i valori registrati nei pressi dell’elettrodotto sono inferiori ai limiti di esposizione fissati dal il Dpcm del 08-07-2003, cioè non superano il tetto dei 10 microTesla (unità di misura dell’induzione magnetica) nei luoghi di permanenza superiori alle 4 ore giornaliere e quello dei 3 Tesla per le nuove abitazioni e le scuole d’infanzia. Dati alla mano, Tiana rilancia però il suo appello e fa riferimento a un documento congiunto firmato dall’Ispesl (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro) e dall’Iss (Istituto superiore di santià) nel 1998, che proponeva un tetto di soli 2 mT per le aree a esposizione cronica e di 0,5/0,6 mT per le aree destinate all’infanzia. “Tutti gli studi scientifici pubblicati negli ultimi anni – aggiunge Tiana – prevedono che se il limite di esposizione cronica supera gli 0,2 microT vi è probabilità di un aumento delle leucemie infantili.” Nell’area attraversata dall’elettrodotto il limite viene superato più volte. Il presidente del comitato snocciola alcune cifre, riferite ad abitazioni in cui l’Arpa ha effettuato i rilevamenti: si va dagli 1,2 mT di un soggiorno in via Kennedy ai 3,8 mT di un balcone di via Medole, passando per i 2,1mT di una camera da letto di via Barzizza. Il Comitato ha scritto una lettera al sindaco, ribadendo la necessità “di far valere il principio di precauzione e chiedere alla Edison Rete s.p.a. lo spostamento dell’elettrodotto da 220Kw Colà-Tavazzano dal centro abitato”.

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