venerdì, Marzo 29, 2024
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Domani la visita degli studiosi che partecipano al congresso mondiale di preistoria organizzato dal Museo di storia naturale di Verona. È uno dei siti neolitici più importanti d’Italia: furono trovati vasi, bicchieri, lame e ciotole

Esperti di tutto il mondo alla Rocca

Studiosi di preistoria di tutto il mondo sabato andranno alla scoperta della Rocca rivolese e dei più importanti siti di ricerca e scavo dislocati nella provincia veronese. Il congresso mondiale di preistoria, infatti, che ha preso il via mercoledì a Verona, non rimarrà circoscritto alla realtà cittadina. Nella volontà degli organizzatori dell’evento, il museo civico di storia naturale e l’Università degli studi di Verona, che lo hanno messo a punto con la collaborazione del Comune di Verona, sarà infatti un’occasione preziosa per promuovere il territorio veronese e lo spazio ideale per apprendere i risultati degli studi di tanti ricercatori, provenienti da ogni parte del globo. I circa trecento esperti d’archeologia che partecipano all’appuntamento, apportando il loro personale bagaglio di conoscenze, avranno modo di compiere domani una lunga escursione in alcuni dei luoghi più significativi per gli studi di preistoria, dalla Valpantena a Sant’Anna d’Alfaedo fino alla Val d’Adige. «L’escursione ai siti preistorici più rilevanti del nostro territorio non poteva mancare in un’occasione importante come questo convegno internazionale», ha commentato il conservatore di preistoria del museo, Laura Longo. «Inoltre, le visite sul territorio sono uno splendido esempio di come la Regione Veneto permetta l’ottima conservazione e fruibilità degli stessi siti attraverso il mantenimento di un sempre vivo interesse per la cultura del passato». Alla fine gli studiosi concluderanno la serie delle tappe previste proprio a Rivoli, dove visiteranno la Rocca sotto la guida di Lawrence Barfield, professore di archeologia all’Università di Birmingham, che sulla Rocca condusse fondamentali campagne di scavi dal 1963 al 1968. Lame, ciotole in ceramica, frammenti di vasi e bicchieri, pesi di telaio, strumenti in selce: sono solo alcuni dei numerosi ritrovamenti portati alla luce dall’equipe guidata dal professore inglese negli anni Sessanta, tracce visibili degli insediamenti del Neolitico medio e tardo che fanno di Rivoli uno dei siti neolitici più importanti non solo del veronese, ma di tutta l’Italia. In particolare, furono scoperti diversi allineamenti di pietre, che rappresentano i resti delle mura delle abitazioni, ventinove pozzetti riempiti con gli strumenti legati alle attività quotidiane, ceramiche appartenenti ai gruppi Rivoli-Castelnovo e Rivoli-Chiozza, tra cui i vasi «a bocca quadrata». Il programma della giornata prevede l’arrivo degli studiosi a Rivoli alle 17.30: a dare loro il benvenuto da parte della comunità ci saranno il sindaco Mirco Campagnari e diversi rappresentanti dell’amministrazione comunale. Quindi il gruppo salirà prima alla Rocca per il sopralluogo agli scavi e poi al forte austriaco sul monte Castello, dove li attende un buffet di prodotti tipici offerto dal Comune. Seguirà poi una visita storica di tutto il compendio. «Il nostro obiettivo», ha dichiarato Campagnari, «è quello di far appassionare nuovamente gli studiosi al nostro territorio, al punto da invogliarli a riprendere gli scavi al sito della Rocca, fermi ormai da molti anni. È una speranza che ci auguriamo possa divenire realtà, soprattutto considerando che ritornerà a Rivoli lo stesso professor Barfield». Non solo cultura e approfondimento degli studi, quindi, per i trecento archeologici giunti a Verona in questi giorni per il congresso mondiale. «Oltre a prendere parte a un evento culturale di altissimo livello, dove per la prima volta si incontrano i ricercatori dell’Unione Europea e quelli provenienti dall’ex blocco sovietico, in un primo vero confronto diretto di anni di studi e ricerche», ha spiegato il conservatore di Preistoria del Museo, Laura Longo, alla guida dello staff organizzatore del Congresso, «i congressisti avranno modo di conoscere da vicino sapori e profumi della tradizione veronese». «I sapori della nostra terra saranno protagonisti a forte Wohlgemuth a Rivoli, come al pranzo offerto dalla Pro Loco di Sant’Anna d’Alfaedo, e lo sono stati anche durante la cena sociale al palazzo della Gran Guardia che si è tenuta ieri e dove sono stati serviti i vini più prestigiosi del territorio veronese».

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