sabato, Aprile 20, 2024
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Dai primi cittadini di Limone e Tremosine e dal vice di Salò monta la protesta contro il tunnel. «Assurdo chiudere la strada per 6 mesi, come prospetta l’Anas»

Forbisicle, «no» dei sindaci

È forte la preoccupazione nell’alto Garda per la chiusura totale della Gardesana prospettava per un periodo di sei mesi, tra settembre 2007 e marzo 2008. Questo è il sacrificio richiesto dall’Anas per la costruzione della nuova galleria di Forbisicle: 900 metri che dalla omonima località imboccherà il tunnel alle spalle di Campione; per una spesa di oltre 23 milioni di euro.I lavori potrebbero iniziare subito, con la prima tranches che durerà tutto questo inverno, ma senza grossi inconvenienti per chi transita. Il boccone più amaro, si diceva, dovrebbe essere ingoiato fra un anno e rimanere sullo stomaco dei gardesani per almeno sei mesi, con l’alto Garda spezzato letteralmente in due, con strade alternative inadeguate a sostenere il traffico.Una chiusura così prolungata era stata respinta nell’incontro avvenuto un paio di settimane fa. L’Anas aveva promesso una nuova proposta entro una decina di giorni; ma, fino a ieri, nulla era pervenuto. E così, i rappresentanti dei Comuni altogardesani e della Comunità Montana Parco ne hanno discusso. È emerso un atteggiamento che ha evidenziato la dichiarata avversità di qualche sindaco, che non si accontenta di proposte più ragionevoli da parte dell’Anas (apertura di finestre di transito nei momenti necessari, ovvero in mattinata, attorno a mezzogiorno o alla sera) ma, è dichiaratamente contrario alla costruzione della galleria. Altri hanno fatto emergere il loro malumore, accompagnandolo però alla considerazione realistica che ormai le cose si sono spinte troppo in là e che, ad appalto ormai avvenuto, non resta che darsi da fare per ridurre al minimo i danni a turisti e residenti, oltre che -in primo luogo- a chi opera nel settore del turismo, essenziale per l’area altogardesana. Traduzione: puntare ad ottenere il maggior numero di «finestre» di transito. Gli amministratori non hanno digerito un paio di bocconi amari. Il primo è costituito dal fatto che, anni fa, all’Anas era stata prospettata una scaletta di priorità di interventi sulla Gardesana: allargamento di alcune gallerie a Nord e a Sud, sistemazione del doppio tornante a Tignale e altro ancora. Forbisicle, invece, in posizione non prioritaria, ha avuto l’attenzione ed è ora oggetto d’intervento. In secondo luogo «l’appalto dei lavori doveva essere compatibile con la specificità della Gardesana» ha ricordato Bruno Faustini, presidente della Comunità Montana Parco. Infatti questa è l’unica via di collegamento in fianco al lago e per un buon numero di chilometri. Gli amministratori hanno dichiarato inaccettabile il comportamento dell’Anas che «ha operato questa scelta passando sopra le teste degli amministratori locali».Le posizioni hanno assunto un contorno preciso. Chicco Risatti, sindaco di Limone: «La galleria non si deve fare perché sarà un danno grave per il turismo, la sanità, il lavoro, la scuola. Il solo parlare di chiusura della strada danneggia l’immagine turistica del lago». Gli fa eco Francesco Briarava, sindaco di Tremosine: «Che strada percorreranno le decine di ragazzi che già ora si alzano alle sei per andare a scuola a Salò? Ricordiamo che a Campione è iniziato un intervento da 200 milioni di euro, inoltre in inverno il Garda Uno spenderà 10 milioni per i lavori del collettore sull’alto lago: vogliamo tenerne conto? Piazzerò la mia tenda davanti al cantiere per protestare».Gualtiero Comini, vicesindaco di Salò: «La galleria è stata qui definita completamente inutile, pertanto non la si può accettare. Si aggiunga che quell’opera strangola la vita delle comunità». Franco Scarpetta (Gargnano): «Non veniamo tenuti in considerazione e ci riducono anche altri servizi. È l’ora di farci sentire». Manlio Bonincontri (Tignale): «È scandaloso l’atteggiamento dell’Anas nei confronti delle nostre comunità. Non c’è mai stato accordo sulla programmazione ed una chiusura della strada per sei mesi è semplicemente assurda». Su posizioni analoghe anche Angelo Andreoli, sindaco di Valvestino, e Eugenio Musciotto, che rappresentava Gardone Riviera.

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