venerdì, Aprile 19, 2024
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4000 visitatori per la mostra sul Lorenzi, che sarà prorogata fino al 2 marzo

Franvesco Lorenzi – Un allievo di Tiepolo

La figura del Lorenzi, poliedrico artista del ‘700, piace al pubblico che ha premiato la mostra sull’allievo del Tiepolo, organizzata dall’Associazione Via Postumia a Villa Vecelli Cavriani di Mozzecane, con un’affluenza di 4000 persone, tanto da indurre gli organizzatori a prorogare la rassegna fino al prossimo due marzo.Secondo uno dei due curatori della mostra, Ismaele Chignola (l’altro è Enrico Maria Guzzo), «la mostra piace perché offre la rara opportunità di avvicinare la tecnica espressiva di questo artista, i cui capolavori sono di difficile accessibilità: gli affreschi appartengono spesso a collezioni private, mentre gli olii, consistono in maggioranza pale d’altare di grandi dimensioni, anche superiori ai 5 metri».La figura del Lorenzi è assolutamente inusuale per un frescante dell’epoca: eclettico nelle sue lavorazioni artistiche, spazia dall’olio, all’affresco, a raffigurazioni per testi, al componimento occasionale di canzoni e poesie. E’ colto ed erudito (educato da precettori privati e pubblici fino a 19 anni, ha approfondito in particolare filosofia, teologia, matematica e architettura) e organizza conferenze di storia dell’arte. Frequenta le numerose accademie che animano la vita intellettuale dell’epoca. Questo spiegherebbe, la sua fama come frescante tra i nobili scaligeri e il suo rapporto con Scipione Maffei: nella sola Verona, sono presenti tre cicli completi di affreschi (a Palazzo Verità Poeta, a Palazzo Giusti e a Palazzo Forti) oltre a numerosi affreschi un’altra decina di palazzi nobiliari cittadini privati, di enti (Istituto Provolo) e diocesi in (uno è di proprietà della diocesi di Verona e si trova nella Sacrestia del Duomo, un altro è nel Convento di Clausura delle Serve di Maria). Il Lorenzi ha lasciato numerose testimonianze anche provincia nelle chiese parrocchiali (Mozzecane, San Pietro in Cariano, Pastrengo, Fumane, Mazzurega e altre) e nelle ville venete (Villa Vecelli Cavriani di Mozzecane, villa La Musella a San Martino Bonalbergo).Frutto di un imponente lavoro di ricerca e catalogazione, la rassegna presenta l’opera omnia del Lorenzi: 16 olii, 4 quadri e 30 pale d’altare, di cui 12 originali, il ciclo di affreschi riportato alla luce durante il recente restauro della Villa e 145 pannelli fotografici degli affreschi che il Lorenzi ha realizzato nei palazzi nobiliari di Verona, Vicenza e Casale Monferrato, di cui almeno una cinquantina mai esposti al pubblico. Sarà dedicata una sezione anche alle incisioni realizzate su disegno del Lorenzi, che raccoglie 22 libri, più un paio recanti disegni del Tiepolo e del Brida, i due maestri del pittore scaligero.

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