giovedì, Aprile 18, 2024
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Nessuno discute la bontà del nuovo impianto, ma ci sono alcuni piccoli problemi che vanno risolti subito. Troppo alte le manopole sospese al tettuccio della cabina Manca poi una tabella sulle condizioni meteorologiche

Funivia, perla con qualche difetto

Non è tutto oro ciò che luccica. Almeno in questa fase di rodaggio del nuovo impianto funicolare che collega la «perla del lago» al Monte Baldo. Per carità si tratta di piccoli problemi facilmente risolvibili che non mettono assolutamente in discussione la bontà di un’opera che ha ricevuto il giusto plauso dalle massime autorità dello Stato a partire dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi abbagliato dall’efficienza e tecnologia della funivia da lui stesso inaugurata il 24 luglio scorso. Da persona pragmatica e diretta come ha dimostrato in quell’occasione il Presidente non ci ha pensato due volte, durante il tragitto di risalita da San Michele a Tratto Spino, a segnalare al presidente del consorzio funicolare Giuseppe Venturini l’eccessiva altezza delle manopole sospese al tettuccio della cabina rotante. Un appiglio più a misura di un granatiere che a persone di mediobassa statura. «In effetti sarà da valutare una soluzione alternativa comunque in linea con l’architettura della vettura», ammette Gianfranco Bortolussi responsabile del procedimento dei lavori. «L’idea è quella d’installare dei tubi o più semplicemente sostituire le manopole esistenti con altre di varie misure». Discorso diverso invece per l’areazione delle cabine risolta con dei fori nel tetto e nel pavimento. Bocchette che in inverno vengono chiuse per mantenere costante la temperatura interna. «Abbiamo scartato per motivi tecnici la possibilità d’installare dentro la cabina un condizionatore d’aria. Va comunque detto che quando la vettura è in movimento non sussistono problemi considerato il naturale riciclo d’aria attraverso le bocchette». Dalla cabina alla segnaletica. Manca nella stazione a valle un cartello che avvisi gli utenti delle condizioni atmosferiche presenti in quel momento ai 1760 metri di Tratto Spino. «Nelle nostre quotidiane riunioni abbiamo varie volte affrontato la questione», interviene il presidente Giuseppe Venturini. «L’intenzione è d’installare nella sala d’aspetto un tabellone luminoso che riporti in tempo reale i dati relativi alla forza del vento e alla temperatura presente a Tratto Spino. Più difficile il discorso legato al tempo considerate le instabili condizioni meteorologiche del Baldo sempre in rapida mutazione. In questo caso è troppo alto il rischio di fornire una erronea informazione». E a proposito di segnaletiche. «Abbiamo già chiesto», puntualizza Venturini, «i permessi alle autorità competenti per collocare all’uscita dei caselli autostradali di Affi e Peschiera delle insegne che indichino la strada per raggiungere la funivia di Malcesine. Tabelle che saranno dislocate anche sulla Verona Lago e la Gardesana».

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