giovedì, Aprile 25, 2024
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L’impianto, chiuso per l’ordinaria manutenzione tecnica, porta alle piste del Baldo

Funivia pronta a ripartire. Invariati biglietto e skipass

Riprende sabato l’attività della funivia che collega Malcesine ai 1760 metri di Tratto Spino. L’impianto di risalita, rimasto chiuso per l’ordinaria manutenzione tecnica, apre alla stagione invernale mantenendo inalterati i prezzi rispetto all’anno scorso. Costerà 16 euro nei giorni festivi e 14 in quelli feriali salire e scendere dal «Giardino d’Europa» e utilizzare a monte tutti gli impianti sciistici: dalla seggiovia di Prà Alpesina agli skilift Pozza della Stella, Colma, Falco e Paperino. Saranno poi in vigore riduzioni per ragazzi sotto ai 14 anni, anziani oltre i 65 anni (10,50 euro il giornaliero feriale e 12 quello festivo) e l’abbonamento stagionale (160 euro). Per chi volesse raggiungere il Baldo con la funivia solo per un pranzo ad alta quota, il costo del biglietto di andata e ritorno dell’impianto di risalita è fissato nei giorni festivi e di alta stagione (dal 19 dicembre al 6 gennaio) a 13 euro. Prezzi bloccati per incentivare i veronesi, ma non solo, a salire sul Monte Baldo in grado d’offrire discrete piste ma soprattutto l’opportunità di sciare con una vista mozzafiato sul più grande lago d’Italia. Il tutto ovviamente in attesa della neve. «Speriamo nella perturbazioni in arrivo venerdì», afferma al telefono Marco Menotti, direttore della stazione sciistica, appena rientrato alla Baita dei Forti dopo il sopralluogo sulle piste con il maestro di sci Pietro Monaci. «La neve sul Baldo è davvero poca e non sufficiente per collegare e aprire tutti gli impianti. A posto e pronta a essere usata sono la pista di Pozza delle Stella e il campo scuola. Non ci resta che sperare nel tempo». Perde quota la funivia Malcesine-Monte Baldo. L’impianto di risalita ha fatto registrare nell’anno in corso, escludendo dicembre, un calo di 11 mila 580 passeggeri, pari al 3,58% rispetto al 2003. In totale nei primi undici mesi sono state 311.488, rispetto alle 323.068 del 2003, le persone che hanno staccato il biglietto per salire a quota 1760 metri di Tratto Spino. Nella comparazione dei dati è evidente la flessione nei mesi di maggio (-3049), giugno (-3618) e, soprattutto, ottobre (-7048). Positivi invece i primi due mesi dell’anno (» 2723 in gennaio; »793 in febbraio) e agosto con un più 1601 persone. Sempre a livello di numeri da segnalare il raddoppio degli utenti amanti del parapendio che hanno utilizzato la funivia per salire sul Baldo, passati da 1732 a 3533. Crollo invece dei passeggeri che hanno trasportato la mountain-bike sul Giardino d’Europa: solo 1732 rispetto ai 3533 del 2003. Trend negativo che non preoccupa più di tanto il comune di Malcesine, socio con la Provincia e Camera di commercio dell’Azienda funicolare. «Dopo il prevedibile afflusso boom dettato dalla novità per il nuovo impianto, con cabine rotanti, ora stiamo andando a regime», afferma il sindaco Giuseppe Lombardi. Non è d’altronde pensabile che sul Baldo salgano più di tante persone. Dove le mettiamo!». «In effetti il 2004 rispetto al 2003 non è andato particolarmente bene», sostiene Giuseppe Venturini presidente del consorzio funicolare. «Non tanto perché il calo del flusso turistico si sia fatto sentire in modo sensibile anche sulla funivia, ma soprattutto perché le condizioni meteorologiche non sono state molto favorevoli con una primavera ed un autunno assai piovosi: e queste sono le stagioni migliori per la montagna. Tuttavia la situazione contabile (al 30 settembre, ndr) non da adito a cattive sorprese: l’utile sarà un po’ ridimensionato, ma continuerà ad essere significativo. Al contrario di quanto hanno fatto altri operatori, i prezzi sono rimasti invariati e, a scopo di promozione, potranno esserlo anche per il 2005 se tutti gli operatori turistici di Malcesine faranno lo stesso. Questa è la sfida che abbiamo lanciato e che il sindaco di Malcesine ha fatto sua», continua Venturini al lavoro per trovare la soluzione più idonea per arrivare in futuro all’innevamento artificiale sul Garda. «Per un rilancio del Monte Baldo l’Azienda funicolare è pronta ad investire 12 milioni di euro, per realizzare una grande struttura di accoglienza capace di ospitare almeno 600 persone in caso di necessità, per rinnovare la seggiovia Prà Alpesina da utilizzare in tutte le stagioni, per realizzare l’impianto di innevamento artificiale, per rinnovare la sciovia Panorama e migliorare le piste da sci, i sentieri ed i punti panoramici che costituiscono la vera attrazione sia in inverno che d’estate. Di questi 12 milioni l’Azienda ne ha 7,5 disponibili, senza intaccare la sua liquidità». «Per il resto si potrà ancora accendere un prestito che le maggiori risorse prodotte consentiranno agevolmente di coprire» conclude Giuseppe Venturini pronto a sottolineare che finalmente a marzo, dopo i continui rinvii, partiranno gli scavi per costruire a Tratto Spino la struttura d’accoglienza. «Insomma, stiamo lavorando per offrire ai turisti che arrivano sul Baldo nuove opportunità, nuove prospettive, nuovi motivi di interesse per visitare il Giardino d’Europa». Stefano Joppi Poco più di settemila persona in meno nel solo mese d’ottobre. La colpa? «Esclusivamente del brutto tempo», sostengono in coro il sindaco di Malcesine e il presidente della funivia. Vero o falso. Abbiamo chiesto al noto meteorologo Emilio Bellavite di raffrontare l’ottobre 2004 con quello dell’anno scorso. «I miei dati si riferiscono a Verona città», tiene a precisare Bellavite «ma in linea generale si possono fare le debite proporzioni». Dunque l’ultimo ottobre ha registrato valori di temperatura decisamente elevate con media che oscillavano da »24, prima decade, a » 16 nella seconda, per tornare alte a fine mese. Nell’ottobre 2003, e precisamente il 23, ci fu neve sopra i mille metri con temperature invernali». «I giorni di bello, qui ai 1760 metri di Tratto Spino sono stati in ottobre solo quattro», ribatte Marco Menotti, direttore della stazione sciistica. «Alla mattina c’era sempre nebbia, poi solo nel primo pomeriggio usciva il bel tempo. L’anno scorso? Sinceramente non ricordo».

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