venerdì, Aprile 19, 2024
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Ormai è psicosi furti. La gente, specie di notte, si barrica in casa, ricorrendo ai più svariati sistemi di sicurezza.

Furti, I sindaci assumono vigili «ma ancora non basta

Ormai è psicosi furti. La gente, specie di notte, si barrica in casa, ricorrendo ai più svariati sistemi di sicurezza. Fanno così affari d’oro costruttori, venditori e installatori di impianti d’allarme, porte blindate, inferriate e catenacci. I Comuni fonteggiano il dilagante fenomeno ampliando gli organici della polizia municipale e alcuni sindaci, sull’onda dell’esasperazione dei cittadini, si pronunciano per la «tolleranza zero», anche se poi lamentano di non poterla concretizzare per l’inadeguatezza delle leggi.Il sindaco di Porto Mantovano Remo Pezzali chiederà in settimana un incontro col prefetto per mettere a punto un progetto-sicurezza a livello di ‘Grande Mantova’. «Si può valutare l’ipotesi – precisa – di mettere a punto, con il finanziamento della Regione, un controllo di tipo visivo, con telecamere, allestendo una sala unica operativa per tutti i Comuni interessati. Noi già da tempo abbiamo attuato servizi serali di vigili. Stiamo aumentando il numero degli agenti di polizia municipale; ma più di tanto non possiamo fare. Il Comune non può sopperire alle carenze dello Stato. E’ il Governo che deve intervenire, facendo della sicurezza una priorità e quindi incrementando le forze dell’ordine».Mauro Morselli di San Giorgio è disposto a trovare soluzioni in azione coordinata con altri Comuni. Cesare Rubini ricorda che a Curtatone è in arrivo un sesto agente e che già è stato istituito un servizio notturno in grado di fare un po’ da deterrente.Claudio Bertolaso, vicesindaco di Goito, mette in evidenza la convenzione con Marmirolo e Rodigo per pattuglie notturne di polizia municipale. «Ci rendiamo comunque conto – aggiunge – che questo non risolve che minimamente il problema. Gli attuali controlli sono inadeguati, anche perchè sono rimessi subito in libertà i ladri che vengono bloccati. Oggi troppe persone, e tra queste anche dei clandestini, girano per le strade senza far niente. Bisogna chiedersi e verificare come vivono, adeguando le leggi».Anche Adriano Schiavoni, vicesindaco di Rodigo, giudica opportuna ma non sufficiente la convenzione per i controlli notturni sul territorio. «Ora – prosegue – stiamo valutando la proposta di ricorrere alle guardie private degli istituti di vigilanza. Ma è soprattutto il legislatore che deve intervenire».Secondo Giampiero Ligabò di Castel d’Ario gli attuali furti sono alla «mordi e fuggi», per cui bisogna servirsi, più che degli impianti d’allarme sofisticati che i ladri sanno mettere facilmente fuori uso, di robusti catenacci e di difese meccaniche tradizionali, che richedono da parte dei malviventi un lavoro più lungo e faticoso. «Questo – puntualizza Ligabò – è solo un consiglio, non certo la soluzione definitiva del problema».Claudio Calanca, presidente dell’Upa (che conta molti artigiani che si occupano di sicurezza), sottolinea che il problema va preso in considerazione durante la costruzione della casa. «Ma la nostra società – prosegue – è purtroppo impreparata sul tema della sicurezza e ora, sulle ali dell’emotività e dell’ansia, corre ai ripari con sistemi empirici, che spesso non danno i risultati sperati. L’analisi dei rischi andava fatta prima. Invece, come si suol dire, si chiude la stalla quando i buoi sono già fuggiti».

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