venerdì, Aprile 19, 2024
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Da Salò a Villanuova i sindaci sono sul piede di guerra: non sono stati informati dall’Anas sui tempi previsti per i lavori. Comincioli:«Vogliamo sapere cosa dobbiamo aspettarci per il futuro»

Gallerie chiuse, polemica aperta

Per adesso non si vedono luci in fondo ai tunnel. I sindaci dei comuni limitrofi alla tangenziale 45 bis lamentano il fatto di non essere stati informati dall’Anas sull’andamento dei lavori lungo la statale stessa, a maggior ragione ora dopo che ne è stato chiuso un secondo tratto e che lo sarà fino a quando non interverranno i tecnici dell’Anas. «Non so se questo è il modo di lavorare abituale dell’Anas – dice il sindaco di Villanuova Ermanno Comincioli – ma mi sembrerebbe quantomeno opportuno che i sindaci dei paesi interessati da simili disagi siano informati». Il parere è concorde tra i sindaci: i disagi causati dalla chiusura prima della bretella che porta in Valsabbia e poi quella che devia verso Desenzano a causa di due distinti smottamenti stanno causando enormi problemi al traffico di questi paesi che si vedono dirottato tutto il traffico pesante sulle strade comunali più volte dichiarate inadeguate ad un traffico simile. Nemmeno dell’intervento preannunciato per ieri pomeriggio dei tecnici dell’Anas nel tratto di galleria che da Villanuova porta verso Desenzano si sa nulla, un tratto di strada che è stato chiuso solo due giorni fa a causa dell’ennesimo smottamento. «Continuo a chiamare l’Anas di Milano, ma inutilmente – dice ancora Comincioli – ma non riesco mai a parlare con nessuno. Ora sono pronto a scrivere una lettera nella quale chiedo che mi si dica almeno come stanno le cose a Villanuova», comune oltretutto tra quelli maggiormente interessati da questo disagio e non solo perché si trova esattamente al bivio di tutte le diramazioni, ma perché entrambe le gallerie momentaneamente interrotte sono proprio sul suo territorio. «A me – chiude il primo cittadino – non sembrano eventi normali; nemmeno mi sembra che questi crolli siano cosa da poco. Vorrei quindi sapere che cosa dobbiamo aspettarci per il futuro, se dobbiamo preoccuparci oppure se sono eventi sporadici». Interrogativi assolutamente leciti per dei sindaci che chiedono soltanto di poter svolgere il loro lavoro ovvero quello di tutelare la sicurezza dei loro concittadini. Il primo crollo avvenne all’indomani del terremoto e riguardò la bretellina che da Villanuova porta a Roè Vociano. Allora, stando ai primi accertamenti, si parlò di un crollo strutturale, non imputabile alla scossa di terremoto, o almeno non completamente. Di fatto la tangenziale venne chiusa in quella direzione e del lungo sopralluogo che i tecnici dell’Anas fecero pochi giorni dopo non si seppe più nulla. La diramazione per Desenzano invece ha avuto un crollo meno importante con lo smottamento soltanto di parte della parete laterale, ma sufficiente a far temere il peggio e quindi chiudere completamente il tratto di strada. Una situazione dunque di per sé già pesante che viene incrementata dal fatto che mancano informazioni aggiornate sulla situazione, come ad esempio capire quando inizieranno i lavori di messa in sicurezza di entrambe le gallerie.

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