giovedì, Aprile 18, 2024
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Il convegno sul tema «Mobilità e infrastrutture» con il sottosegretario Raffaele Gentile. Aventino Frau: «Si studia un sistema integrato dei trasporti»

Garda, dall’elica alla rotaia

Il lago di Garda come nodo fondamentale nel sistema dei trasporti del Nord Italia. E quanto è emerso dopo 4 ore di convegno, ieri mattina in municipio a Garda, su «Mobilità e infrastrutture per lo sviluppo della Regione del Garda», con molti contenuti e modelli interessanti. I relatori chiamati dalla Comunità del Garda avevano davanti il sottosegretario al Ministero dei Trasporti, on. Raffaele Gentile. La novità è venuta dal presidente della Comunità del Garda, Aventino Frau, che ha spiegato: «Per il Garda si sta studiando, in accordo con il Ministero e le Regioni, un Piano di trasporti integrati tra lago e terra». Non più solo un progetto di trasporto su acqua, quindi, ma un intero sistema di mobilità per il Garda. Ma grosse perplessità restano. Considerando che, se sono vent’anni che si parla di costituire una «metropolitana dell’acqua», un sistema integrato appare ancora più difficile.E poi ci vuole la volontà politica e un accordo delle tre Regioni interessate. Ieri dei sindaci della sponda veronese era presente solo il primo cittadino di Garda e assessore provinciale Davide Bendinelli, che ha ospitato il convegno.Il tema centrale del sistema trasporti del Garda è stato affrontato dai rappresentanti istituzionali lombardi e dall’assessore di Riva, Paolo Matteotti.Il sottosegretario Gentile ha proposto: «Sediamoci attorno ad un tavolo tra Stato e Regioni, con un documento di intenti comune, e vediamo quali sono gli oneri. Lo Stato dà piena disponibilità, ma sono le Regioni che devono dichiarare se sono disposte ad accollarsi i servizi». «Il meccanismo finanziario messo in campo dal Piano della mobilità varato dal ministero – ricorda Gentile – dice che non si finanziano più le singole opere, bensì si crea un paniere con un’ unica cabina di regia, dove si inseriscono tutti i progetti e si sceglie come spendere i soldi. E il lago di Garda è uno dei due-tre gangli vitali dell’intero sistema di comunicazioni italiane. Ci sono due aereoporti, due gardesane, le ferrovie. Ma per l’alta velocità Milano-Verona siamo molto indietro; si sta ultimando il progetto definitivo. Ma il corridoio sud-nord, la Bologna-Verona-Brennero, sarà ultimato alla fine del 2008. Il Piano della mobilità nazionale dice che tutte le modalità di trasporto devono essere messe in sistema, in un’ ottica di sviluppo compatibile. Ad esempio più porti si costruiscono, più si moltiplica il traffico. E bisogna affrontare la questione con una liberalizzazione e una privatizzazione legata però al solidarismo. Gli studenti o i pendolari non possono usare sistemi di trasporto dai costi insostenibili».L’ammiraglio Luciano Dassatti, comandante generale delle Capitanerie di porto, ha sottolineato il ruolo moderno della Guardia Costiera, composta da 10.800 marinai di cui 600 donne. «Avete una massa di turisti nell’area (20 milioni di presenze annue registrate più i pendolari) e non c’è uno studio sulla sicurezza globale dei trasporti. Noi siamo disponibili a fornirveli, come anche un monitoraggio sull’inquinamento delle acque, che è una delle nostre competenze».L’intreccio delle grandi questioni economiche e sociali è stato sottolineato dalle relazioni dell’urbanista Marco Lucat, dal presidente della Camera di commercio di Mantova, Ercole Montanari, e dall’assessore ai trasporti della Provincia di Brescia, Valerio Prignachi, che ha fatto anche da moderatore.

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