E’ un regalo dolce-amaro quello che amministratori pubblici e operatori turistici altogardesani (e limonesi in particolare) hanno trovato sotto l’albero. Una notizia che per un verso fa certamente piacere, ma per l’altro preoccupa. E non poco. Con la decisione della Provincia di Trento di procedere alla costruzione di una nuova galleria in corrispondenza delle frane cadute sulla parte settentrionale della Gardesana (la settimana scorsa e nel febbraio ’99, con una vittima), il problema verrà definitivamente superato in quel tratto di strada, e si cancelleranno per sempre i rischi di smottamenti sulla statale. Ma se per questo verso il problema è indirizzato alla definitiva soluzione in sicurezza, bisognerà anche fare i conti con altre e meno allettanti prospettive che sembrano affacciarsi: vale a dire almeno un anno e mezzo di blocco del traffico tra Riva e Limone. Con tutto ciò che ne conseguirà in termini di afflusso turistico e immagine della cittadina (Limone) in primo luogo, e del resto della sponda bresciana del lago a seguire. La notizia circolava da qualche giorno, ma è di ieri la dichiarazione dell’assessore ai Lavori pubblici della Provincia autonoma di Trento – Sergio Casagranda – e di alcuni tecnici. Stando alle intenzioni, verrà costruita una galleria lunga 1.250 metri appena a Sud di Riva, verso Limone. Correrà nel ventre della Rocchetta, la montagna a un passo da Riva del Garda dalla quale venerdì scorso è caduta l’ultima frana. Sulla dorsale del monte, inoltre, c’è altro materiale (i tecnici parlano di due altri possibili smottamenti) pronto a scaricarsi sulla Gardesana e nel lago. Il costo del nuovo tunnel? 75 miliardi. Le caratteristiche tecniche della galleria prevedono una larghezza di 7 metri e mezzo e un’altezza di 6 metri e 80. In fianco verrà messa a punto una «canna di sicurezza» larga due metri e mezzo e alta due metri e 80. Si concretizzerà così quella che a parere di qualche esperto è l’ipotesi più accreditata e da seguire per garantire una volta per tutte la transitabilità sulla statale, senza ulteriori rischi per gli automobilisti. E la strada attuale? Potrebbe essere risistemata per consentirne l’uso a favore del cantiere che verrà aperto per la costruzione del nuovo tunnel; e soprattutto per risolvere emergenze sanitarie e di protezione civile. Ma un discorso a parte (ma importantissimo) è riferito ai tempi di realizzazione. Se le notizie che arrivano da Trento trovassero conferma, l’inizio dei lavori scatterebbe tra un anno (dicembre 2001), e la conclusione sarebbe prevista per l’estate del 2002. E a Limone e su tutta la riviera occidentale del lago, operatori turistici e amministratori si fanno la stessa domanda: il traffico diretto dal Trentino a Limone o più a Sud (Gargnano, Salò) come si potrà muovere? Se non verranno trovati altri rimedi, si prolungherà per almeno un anno e mezzo la situazione provvisoria di oggi: chiusura al traffico tra Riva e Limone, con la possibilità di raggiungere la sponda bresciana del lago facendo il giro del Benaco, oppure risalendo la Valle di Ledro, scendendo in Valsabbia e a Salò. Qui si sceglierà la direzione da seguire: Brescia, Desenzano, Limone. La situazione di questi giorni, insomma, resterebbe tale per un tempo lunghissimo, che abbraccerebbe una intera stagione turistica (quella del 2001) e intaccherebbe anche la prima parte di quella seguente: Pasqua, Pentecoste e diversi «ponti» del 2002. Notizie interessanti, insomma, ma anche molte preoccupazioni.